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Ecco come sono andati i primi due anni del mio blog In viaggio da sola.

14 novembre 2014

Dopo una giornata infinita a lavoro, torno a casa verso le 20, correndo in bicicletta lungo il corso principale, per la fretta di riuscire a fare la spesa prima che il supermercato chiuda. Il frigo come al solito è vuoto.

In più ho il cane da portare giù, che poverino è in casa da solo dalla mattina.

Luce vista oggi: zero. La giornata l’ho passata chiusa in ufficio.

14 novembre 2016

Il cellulare è in modalità aereo per evitare che qualcuno mi disturbi mentre dormo. Verso le 8 apro il primo occhio, mi rigiro ancora un po’ nel letto. Mi alzo con calma, guardo fuori e faccio una lunga passeggiata senza fretta con il mio cane.

Accendo il computer, rispondo alle e-mail, scrivo un paio di articoli e intanto preparo dei progetti per cercare di aumentare il mio giro.

Accendo la musica per distrarmi un po’, vado in palestra all’ora che voglio e vedo un’amica per l’aperitivo.

Il ritmo delle mie giornate è forse il cambiamento che amo di più, da quando nel novembre 2014 ho deciso di aprire il mio blog In viaggio da sola.


Del come e del perché ho lasciato il mio lavoro per viaggiare, ne ho parlato e ne hanno parlato tanto.

Oggi vorrei solo ricordare questo giorno come un traguardo fondamentale per la mia vita. Quel giorno in cui ho imparato che credere nei sogni non è da ingenui né da megalomani.

Credere nei sogni è l’unica speranza che abbiamo per costruirci una vita felice, in mezzo a tante quotidiane difficoltà.

Cosa è successo in questi due anni

In questi 2 anni sono successe tante cose. Ho saltato di gioia e pianto quando ho ricevuto inviti a programmi tv, come quello di Licia Colò.

Mi sono innervosita quando ho letto commenti ingiusti sul mio conto, ho ricevuto inviti per posti stupendi e sono stata scelta per progetti che mai avrei creduto di poter fare nella mia vita.

Ho girato l’Andalusia in treno, viaggiato da sola in auto percorrendo tutta la Corsica. Ho bevuto margarita in spiaggia a Playa del Carmen e visto il sole di mezzanotte in Finlandia. Ho salutato per un giorno la mia amata Miami e scoperto le bellezze di posti dimenticati in Italia.

Sono stata sommersa da richieste di amicizia su Facebook da sconosciuti, e-mail che mi hanno spezzato il cuore, da persone che come me volevano cambiare vita. Ho cercato di rispondere a tutti, forse non ci sono riuscita e me ne rammarico.

Giornali famosi e radio hanno parlato della mia scelta di lasciare il lavoro. Colleghe blogger cattivelle hanno sputato veleno gratuitamente, altre invece mi hanno appoggiato con forza. E anche questo fa parte del gioco.

Non sono diventata ricca, sappiatelo

In tutto questo non navigo nell’oro. Guadagno quello che mi serve per mantenermi, nulla di più.

Ci sono mesi poi in cui riesco ad essere coinvolta in più progetti e ho più lavori come social media manager, e mesi in cui invece il lavoro è carente. Noi blogger siamo tantissimi e non sempre vengo selezionata, ovviamente.

Ogni tanto arrotondo con qualche lavoro da hostess per eventi e fiere, e finché l’aspetto fisico me lo permetterà, lo farò con dignità. Non ho nessun problema a dirlo.

Non spero di diventare ricca, non è mai stata una mia priorità. A 34 anni sono già così ricca di esperienze che la gente di solito colleziona in una vita. E questo per me è tutto.

Sogno di vedere ancora tanti posti nel mondo e sogno di conservare sempre la spontaneità e l’onestà che finora mi hanno fatto raggiungere questo piccolo ma per me enorme traguardo.

A tutti voi che mi leggete, una volta al giorno, al mese, all’anno: sappiate che siete la mia forza. Senza di voi, non ci sarebbe “In viaggio da sola”. E ogni giorno spero di riuscire a migliorarmi sempre di più per fare sì che il tempo che usate per leggermi sia ben speso.

Aiutatemi a scegliere la mia prossima meta

E per concludere questo secondo compleanno, vi lancio una domanda.

Quale destinazione vorreste che vi raccontassi prossimamente?

Ditemelo nei commenti, perché sono proprio alla ricerca di una nuova meta da scoprire.