Se ti piace questo articolo condividilo con i tuoi amici:

Piante e animali perduti è un evento dedicato alla biodiversità che si svolge a Guastalla, ormai da vent’anni.

Per due giorni le vie del centro si animano di un viavai di persone da tutta Italia, bancarelle di frutta, verdura, semi, piante e animali rurali. Quest’anno è stata per me la prima volta.

E l’ho vissuta come una continua scoperta. Con gli “occhi nuovi” che solo chi non ha mai visto qualcosa, può avere.

Guastalla in festa per Piante e Animali Perduti

Mi piacciono le feste di paese, mi mettono il cuore in pace.

Svegliarmi il sabato mattina presto, arrivare di buon ora e vedere l’entusiasmo, la fiducia e la gioia con cui gli espositori preparano minuziosamente i loro banchetti, mi emoziona e rasserena.

E poi camminare lentamente per scelta, gettare un occhio laddove ti colpiscono i colori e i profumi e fermarti a chiedere ai venditori di cosa si tratti. E intanto sentire il vociare delle persone, i bambini che gridano di gioia alla vista dei coniglietti o dei pulcini, la ragazza che chiede al fidanzato un “pensierino”.

Scene di vita semplice, di paese, di un giorno che è una festa. E che tutti riconoscono come tale, chi ci viene a curiosare e chi invece con impegno ci lavora.

Una fiera diversa da tutte le altre

Non avevo mai partecipato a una fiera del genere, completamente dedicata alla riscoperta di specie vegetali e animali, antichi mestieri e sapori legati a un mondo rurale che ormai sembra sempre più lontano.

bancarelle piante e animali perduti guastalla

Per non dimenticare e non perdere le nostre preziose tradizioni e usanze e per preservare specie a rischio di estinzione.

Ma voi lo sapete quante specie di mele esistono? Io ne conoscevo solo tre o quattro fino a prima di imbattermi in una delle bancarelle in cui decine di mele e pere, ognuna col suo nome, facevano bella mostra di sé.

varietà di mele

E quante altre cose ignoravo, da ragazza nata e cresciuta in città…

I giochi dei bambini di un tempo, che con la semplicità dei materiali più facilmente ritrovabili, passavano delle intere giornate. Loro di certo non avevano bisogno dei cellulari per spezzare la noia.

E un asino dal vivo? E chi lo aveva mai visto?

Piante e animali perduti è un’occasione per tutti di entrare in contatto, spesso per la prima volta, con realtà per tanti nuove. Di provare sapori autentici. E’ la festa del mangiare sano e biologico, una celebrazione dei prodotti tipici delle nostre terre e un momento di sano e spensierato svago.

Ce ne vorrebbero di più di momenti del genere durante l’anno.

Gli articoli più curiosi trovati in giro

Bulbi di piante dalle forme bizzarre, coloratissime succulente, enormi zucche, piante carnivore che mangiano ignari insetti che vi si posano sopra ed enormi piante acquatiche in vaso.

Ho incontrato passeggiando per le strade un uomo con un carretto su cui trasportava paglia e galline, seguito dalla sua inseparabile capretta. E un gruppo di asini mi è passato davanti come se niente fosse.

piante e animali perduti

Ho provato a cimentarmi in sfide per me piuttosto complesse nell’area dedicata agli antichi giochi e ho assaggiato dei formaggi da perdere la testa.

L’elegante bellezza di Guastalla

Piante e Animali Perduti non poteva scegliere cornice migliore di Guastalla. Non ci ero mai stata, seppure sia distante meno di 1 ora da Parma, dove abito.

E’ un bel paese che sorge sul Po e la cui storia è fortemente influenzata dal grande fiume. Ma guai a chiamarlo paese, mi fanno notare due blogger della zona, Guastalla è considerata una città, un po’ una “piccola Parma”.

E in effetti della cittadina emiliana riprende l’eleganza, delle strade e dei palazzi. Proprio non te lo aspetti, camminando per Via Gonzaga, il sontuoso Palazzo Ducale, di fronte al quale sorge un’altra meraviglia, al momento in restauro: il Duomo.

Non c’è dubbio che Guastalla sia caratterizzata da un forte elemento culturale.

E che dire del Teatro Comunale? Un amante delle arti non può restare insensibile di fronte a questo piccolo gioiello affrescato.

Irresistibile poi la Biblioteca Maldotti, con quel profumo di storia e libri antichi, che ti fa sentire per un po’ parte di qualcosa di incommensurabile..

L’anno prossimo vi consiglio di provare quest’esperienza, di lasciare a casa tutto quello che è superfluo e semplicemente seguire i profumi e i rumori di questa intensa festa.