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Oggi ripercorrevo con la mente le tappe del mio prossimo viaggio, che prevede, oltre a 10 giorni negli Stati Uniti, uno scalo di 20 ore a Mosca per ritornare in Italia da Miami, con la compagnia Aeroflot.

Scalo senza apparente senso se non quello di aumentare le distanze ma con il vantaggio di permettermi di visitare un nuovo stato. E del quale ero quindi ben contenta.

Le mie preoccupazioni, prettamente femminili, erano nell’ordine:

1)Trovare degli abiti sufficientemente caldi per sopravvivere al presumibile gelo moscovita del 3 gennaio senza rassomigliare ad un fagotto. Grasso.

2)Cosa fare la sera a Mosca (con conseguente ricerca di ristoranti di tendenza e locali cool per il dopo-cena).

3)Come sopravvivere alla spietata concorrenza rappresentata dalle russe, rinomate biondone con tre metri di gambe.

Dopo una breve conversazione con un mio familiare, già stato in Russia per lavoro, mi sono resa conto però di aver trascurato un dettaglio abbastanza importante… per entrare in Russia è necessario avere un visto! Senza di quello non si va da nessuna parte.

E dato che l’ho scoperto così, casualmente, lo condivido con chi potrebbe essere nelle mie stesse condizioni e ignorasse completamente questo genere di vincolo.

Come richiedere il visto per la Russia

Il visto d΄ingresso, obbligatorio, deve essere richiesto presso un Consolato Russo.

Per soggiorni superiori ai 7 giorni è necessario effettuare la registrazione del visto.

Oltre al visto, è necessaria una copertura assicurativa, che deve coprire l’intera durata del soggiorno.

Se non ne avete una, io vi consiglio l’assicurazione Europ Assistance Viaggi Nostop Vacanza.

E’ inoltre consigliabile tenere sempre il passaporto e la registrazione con sé, in quanto possono essere richiesti in qualsiasi momento dalla polizia locale.

Il tagliando della registrazione viene poi ritirato in dogana all’uscita.

Per maggiori informazioni consultate il sito:http://www.viaggiaresicuri.it/?federazione_russa

Vi consiglio comunque di muovervi per tempo, almeno un mese prima, evitando di fare le corse che invece dovrò fare io.

Buon viaggio