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Una delle attrazioni più importanti della capitale egiziana è senza dubbio il Museo dedicato agli antichi faraoni.
Si tratta di una passeggiata nel tempo, durante la quale sembra di tornare indietro di milioni di anni per scoprire le usanze e i culti dell’antica popolazione egizia.
Una delle questioni più dibattute è quella sulla durata della visita al Museo Egizio (Il Cairo), questo perché, all’interno dell’edificio di due piani, tutti i reperti sono posizionati e catalogati in ordine sparso senza alcun criterio cronologico. Motivo per cui, chiunque sia appassionato del mondo antico, vorrebbe vedere tutto, cosa che sembra praticamente impossibile, a meno che non si disponga di alcuni giorni per osservare tutto con cura.
In generale, la visita al Museo dura qualche ora, ecco perché prima di entrare è bene organizzarsi per cercare di visionare i reperti di maggiore importanza o quelli verso i quali si nutre maggiore interesse. Anche perché l’inaugurazione del nuovo Museo, dedicato sempre al mondo egizio, e situato presso un altro stabile, potrebbe impegnare qualche altra ora.
La storia del Museo
Il Museo nasce grazie all’egittologo francese Auguste Mariette, che nel 1863, per evitare che tutte le reliquie venissero depredate, decise di raccoglierle all’interno di un museo situato presso il quartiere di Balaq.
Qualche anno dopo, nel 1903, il Museo si trasferì a Midan et-Tahrir. Come già detto, più che una raccolta ben studiata è stata realizzata una sorta di mostra di tutto ciò che è stato ritrovato durante gli scavi senza alcun preciso ordine.
Nonostante ciò, grazie alla perfetta catalogazione ogni reperto è ben datato. Ciò che interessa maggiormente gli storici è il fatto che nei magazzini del Museo Egizio sono conservate più reliquie di quelle esposte: ecco perché si auspica a breve l’apertura di un nuovo museo che consentirà l’esposizione di monili, statuette e sarcofagi che non possono che ammaliare gli amanti del Mondo Antico.
L’organizzazione del Museo Egizio
All’interno del museo ci sono più di 120 mila opere, quindi per vedere il più possibile è meglio organizzarsi la visita, studiando la planimetria del Museo. Nello specifico, quest’ultimo è suddiviso in due piani.
All’esterno del Museo c’è, poi, il mausoleo del suo fondatore, un’opera che merita uno sguardo in relazione alla sua realizzazione che si adatta molto allo stile del tempo. Il Primo piano è dedicato all’Antico Regno, al medio e al Nuovo Regno.
Questi tre periodi storici sono suddivisi in varie stanze, ma fortunatamente in ordine cronologico. Nell’atrio, invece, è possibile vedere piccoli reperti storici di periodi sparsi.
Per quanto riguarda il secondo piano, raccoglie i tesori della tomba di Tutankhamon, quella che rappresenta la scoperta storica più importante del secolo. Questi oggetti meritano un bel po’ di tempo per essere osservati con attenzione.
L’ingresso al Museo Egizio
Come è facile prevedere, le sale del Museo vengono prese d’assalto da orde di visitatori, ecco perché prima si arriva meglio è. Il Museo ha il classico orario di apertura alle 9, ma, arrivando per tempo, è possibile acquistare il biglietto e godersi il giardino esterno.
Ci saranno ovviamente dei supplementi da pagare per poter realizzare video e foto e per visitare alcune stanze. Il consiglio è sempre quello di affidarsi ad una buona guida che sappia rispondere a tutte le domande e consenta anche un approccio studiato alla visita del museo, grazie al quale è possibile vedere il più possibile. Nel cortile è presente una fontana abbellita da fiori di loto e bellissimi papiri, la pianta da cui gli egizi ricavavano la carta per poter scrivere.
Ci sono, inoltre, bellissime sfingi e riproduzioni molto interessanti con cui ingannare l’attesa prima dell’ingresso. Nell’atrio d’ingresso si trova la statua del faraone Amenhotep III con quella della sua famiglia e una copia delle Stele di Rosetta, la chiave di lettura dei geroglifici. L’originale, purtroppo, è stata trasferita a Londra ed è esposta al British Museum.
L’ingresso nell’Antico Egitto
Superato l’atrio e i suoi reperti, ogni stanza, in ordine cronologico, mostra l’evolversi della cultura egizia, a partire dai primi imperatori. Bisogna prestare molta attenzione alle tecniche di lavorazione dei materiali, dal legno fino al vetro; gli stessi egittologi sono rimasti sorpresi dalla precisione con cui ogni reperto è stato creato.
Qui sarà possibile trovare la statua della regina Nefertiti, del faraone Cheope e molte altre raffigurazioni della vita del tempo. Da questo punto è possibile salire al secondo piano, dove sono catalogati tutti i reperti della tomba di Tutankhamon: non sono bastati 10 anni per studiarli tutti e si tratta, in gran parte, degli accessori che sarebbero serviti all’imperatore nell’aldilà. Oltre ad alcuni sarcofagi, ci sono dei monili realizzati interamente in oro e delle maschere dalla bellezza indescrivibile.
Con un supplemento è possibile entrare all’interno della sala delle mummie regali dove sono custoditi alcuni dei reperti più importanti. Inoltre, per chi ama gli animali, c’è un’apposita sala del museo dedicata alle mummie degli animali del tempo.
Si tratta di un’esperienza intensa durante la quale ci si immedesima negli abitanti del tempo osservando anche la più piccola anfora servita per trasportare l’acqua. Con l’apertura della seconda sede, quasi tutti i reperti saranno visibili, per assicurare un’esperienza unica immersi nella storia.
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