Non sono del luogo ma posso solo immaginare quello che succeda, ogni anno, quando a Narni si svolge la Corsa all’anello.
Il ragazzino che va con gli amici a vedere le giovani dame sfilare e spera ci sia quella dello scorso anno, fantasticando di riuscire a conoscerla.
PH: Fabio Oddi
Come in altri tempi, solo che stavolta la contatterà magari su Instagram, con un messaggio privato.
Però le parole e i sentimenti credo non siano molto diversi da quelli che dovevano essere nel Medioevo, quando già si svolgeva la Corsa all’anello.
Le donne del paese che commentano, non senza una punta di invidia, gli abiti, le dame, le espressioni dei costumanti. Gliele gridano quasi in faccia, mentre senza tradire un’emozione, i costumanti del corteo, continuano a sfilare.
Il padre che con orgoglio guarda il figlio suonare nel gruppo dei musici, e ricorda di quando da giovane faceva lo stesso.
Atmosfera medievale in tutta la città
Tutta la città in questi 20 giorni di festa è unita da un senso comune di appartenenza ed orgoglio, forte ed entusiasta, nonostante ognuno sia legato al proprio terziere.
Emozioni forti, anche tensione, si percepiscono per le strade e ancor più durante la corsa, momento culminante dell‘evento.
“Speriamo ci sia quella dello scorso anno, era perfetta, non aveva una cosa nel viso fuori posto”, ho sentito dire al ragazzino che guardava il corteo passare al sabato sera.
Si perché con gli abiti medievali vedi solo il viso.
Lunghi vestiti che strusciano sui sanpietrini del centro storico di Narni, sfilano con solennità per le strade di questo borgo incantevole, che sembra uscito da una favola.
Il battito rullante dei tamburi che cadenza i passi, gli sguardi fieri e alteri dei costumanti in corteo.
La città si ferma per guardarlo passare. Cittadini e turisti si appostano agli angoli della strada aspettando pazienti l’avanzare di questa parata medievale.
PH: Umbria On
Così come l’intera città è allestita tutta a tema medievale, osterie e forni, bandiere per strada, mercatini, esposizioni, spettacoli.
La corsa all’anello di Narni è un vero e proprio viaggio indietro nel tempo. Ed è tra l’altro una delle feste storiche più antiche e importanti di tutta Europa. Pensate che se ne hanno tracce già dal 1371.
Poi, l’evento è stato ripreso, in chiave moderna, dal 1969.
Qui trovate tutte le informazioni sulla manifestazione: http://www.corsallanello.it/
Quella volta che sono stata scelta come madrina della Corsa all’anello di Narni
Con mia grande sorpresa, qualche mese fa ho ricevuto un invito a Narni.
Non si trattava però di un viaggio come gli altri, questa volta la richiesta era quella di fare da madrina alla cinquantesima edizione della corsa dell’anello.
Ph: Aroti Meloni
Ho accettato con grande onore, ricordavo della bellezza di Narni, dove ero stata nel 2015 e inoltre amo indossare abiti diversi dai miei.
Sabato sera sono arrivata in treno. Ho trovato una città gremita e in festa, che le piogge del pomeriggio non hanno in alcun modo fermato.
Ho assistito al corteo per le vie della città, lo stesso che il giorno dopo mi sono trovata ad aprire in qualità di madrina.
La domenica mattina, l’appuntamento era nella piazza dei Priori, presso la sede dell’ente corsa all’anello, nella sartoria dove i costumanti vanno per essere preparati.
Scelta degli abiti, nel mio caso un elegante vestito rosso, un velo bianco in testa e una corona.
Trucco e capelli impeccabili grazie all’ottimo lavoro di parrucchiere e truccatrici, e verso ora di pranzo il corteo è partito.
Le altre dame che erano con me erano ragazze del posto, tutte veramente bellissime, ognuna a suo modo. Scelte tra le tante perché ogni viso si adatta a un ben preciso personaggio e costume.
Il corteo medievale per le strade della città
C’era un gran bel sole. Ci siamo schierati, io con il mio mazzo di rose in mano, e non senza un pizzico di emozione, abbiamo iniziato a sfilare.
I musici in testa, e poi io e le altre dame a seguire.
Passi lenti, testa alta e sguardo avanti, come se la folla intorno non esistesse. D’altronde ero un’elegante dama medievale.
Me la immagino altera e un po’ sprezzante e nonostante la mia personalità sia del tutto diversa, mi sono calata in questi panni.
Abbiamo sfilato dalla Piazza dei Priori fino allo stadio. Il sole picchiava e il mio abito era molto caldo.
PS: Mi è anche entrato un moscerino in bocca che non ho potuto togliere per non rovinare la solennità del momento. Ma questa è un’altra storia… 😊
Non saprei dire quanto esattamente abbiamo camminato, in quei momenti ti cali talmente tanto nella situazione che perdi la cognizione del tempo. Saranno statai venti minuti, forse più o forse meno.
Mentre camminavo immaginavo fossimo davvero nel Medioevo e devo dire che Narni si presta particolarmente.
La corsa allo stadio San Girolamo
Siamo arrivati allo stadio San Girolamo dove, seduta in tribuna d’onore, con il mio nome annunciato dallo speaker (fa sempre un certo effetto), ho assistito alle tre tornate della corsa all’anello, che ha visto trionfare i cavalieri del terziere Santa Maria.
Sono rimasta sbalordita dalla passione che accompagna la competizione. Persone di tutte le età, dai bambini agli anziani, vivono la corsa con un trasporto che è difficile vedere altrove.
O almeno, siamo abituati oggi a vederlo in occasione delle partite di calcio e poco altro.
Mi ha fatto piacere notare invece come una tradizione così importante e antica sia sentita e conservata, anche dalle nuove generazioni, con un orgoglio che trovo commovente.
Se volete saperne di più su questa competizione, date un occhio al sito:
I prossimi appuntamenti della Corsa all’anello
Se vi siete persi quest’edizione della Corsa all’anello ma volete comunque averne un assaggio prima dell’edizione del prossimo anno, il 23 giugno 2018 ci sarà la rivincita.
Vi consiglio di organizzare un bel week end a Narni e non farvela scappare!
