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Come si festeggia il Natale nel mondo?
Chi vive nell’occidente e nell’emisfero boreale, avrà in mente una ben precisa idea del Natale: neve, freddo, caminetto acceso, albero e le giornate corte che contraddistinguono l’inverno. Ma è proprio così anche per il resto del pianeta?
Le tradizioni, le pratiche ed i simboli che caratterizzano questa festa sono tantissimi e diversi tra di loro, ma è proprio questo il bello del Natale: che nonostante le diversità, sia la festività che più accomuna il genere umano.

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Germania e Alto Adige:
le tradizioni che contraddistinguono il nord del mondo sono molto simili e si richiamano a vicenda. In particolare è necessario ricordare le peculiarità di Germania e Alto Adige.
I due paesi, infatti, donano particolare importanza alla figura di San Nicola: festeggiato il 6 dicembre.
In Germania San Nicola prende il nome di “Weihnachtsmann” (letteralmente “uomo della notte di Natale), accompaganto qualche volta da Knecht Ruprecht (una sorta di Krampus che rapisce e/o spaventa i bambini).
In Alto Adige, la figura del santo è protagonista di una vera e propria processione, durante la quale San Nicola passa per i paesi per scacciare i terribili Krampus (personificazioni di diavoli), che spaventano i bambini.
La tradizione di San Nicola fa parte anche parte del mio vissuto personale e del mio presente.
Infatti, io e la mia famiglia siamo soliti festeggiare questo giorno. Per questa bellissima tradizione devo ringraziare mio padre (originario dell’Alto Adige), che ha voluto renderci partecipi di una sua parte di vita e tradizioni. Per me ed i miei fratelli il 6 dicembre è ed è sempre stato il giorno più goloso dell’anno, dal momento che san Nicola portava con sé dolciumi e dolcetti.
Un’altra tradizione altoatesina è rappresentata dai famosissimi e popolari mercatini di Natale, nei quali si trova di tutto: dai regali perfetti (vi consiglio di curiosare tra le bancarelle degli artigiani) alle prelibatezze culinarie locali.

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Stati Uniti
Il Natale americano è pensato in grande, come ogni altra festività, del resto. Non è vero Natale in America se non ci sono:
- Alberi di Natale alti tre piani e pieni di luci colorate
- La pista di pattinaggio al Rockfeller Center di New York
- Le decorazioni natalizie della Casa Bianca
- Babbo Natale
Vi lascio una curiosità che ho scoperto da poco riguardo la figura di Babbo Natale:
Sapevate che in America hanno realizzato un programma di monitoraggio di Babbo Natale?
Questo fatto risale ad un avvenimento degli anni ’50.
In particolare, nel 1955, un grande magazzino degli stati Uniti (il Sears Roebuck) distribuì ai bambini il numero di telefono di Babbo Natale, così da poterlo chiamare il giorno della vigilia.
Purtroppo il numero che era stato consegnato coincideva con quello del comando di difesa aerea, il CONAD (Continental Air Defense Command-, precursore del NORAD -North American Aerospace Defense Comand).
La notte della vigilia, c’era di turno il comandante Harry Shoup, il quale, dopo le prime telefonate dei bambini, ideò lo stratagemma del radar: egli, infatti, ai bambini che componevano il numero diceva che sugli schermi che aveva davanti poteva osservare il tragitto di Babbo Natale.
Questa bellissima idea, trovò realizzazione completa nel 1958, quando americani e canadesi crearono un programma congiunto di monitoraggio di Babbo Natale.
Questo progetto è ancora oggi attivo e disponibile sul sito del comando di difesa aerea.
Un’idea stupenda, non trovate?

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Australia
Come si festeggia il Natale nell’altro emisfero? Beh, sicuramente con 20 gradi in più, stando sdraiati su di una spiaggia, prendendo il sole e godendosi l’oceano.
Il 25 dicembre, infatti, nell’emisfero australe, cade d’estate.
Ovviamente è difficile immaginarsi Babbo Natale, vestito di tutto punto, che prende il sole a Melbourne o a cavalcioni di una tavola da surf.
Proprio per questo motivo, le tradizioni natalizie hanno natura completamente diversa nell’emisfero australe: esse, infatti, hanno inizio nell’emisfero australe nel 1938 ed è tipico della popolazione locale festeggiare questo giorno con canti e balli tenendo in mano una candela.
Una tradizione completamente diversa, ma affascinante!

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In questo viaggio, abbiamo scoperto le tradizioni natalizie mondiali, passando dall’emisfero boreale a quello australe; abbiamo imparato che al nord San Nicola è Babbo Natale ed il 6 dicembre sconfigge i krampus; ed, infine, abbiamo scoperto che esiste un radar americano che rintraccia il percorso di Babbo Natale, la notte della vigilia.
Quest’anno sarà un Natale diverso da tutti quelli precedenti e da quelli futuri. È vero, si è chiusi in casa, ma nonostante si sia lontani, si è vicini, nel cuore.
Perché nonostante tutto è Natale, e non vale la pena di avere il broncio.
Impariamo dal Grinch ad essere meno Grinch, imparando ad amare questa festività che, nonostante tutto, riavvicina gli animi, li scalda e li rende più fraterni.
Buon Natale a tutti!

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