Qualche settimana fa vi avevo parlato dei miei consigli per viaggiare da sole in sicurezza.
Quella stessa settimana ne ho parlato in tv con Licia Colò ed è lì che ho incontrato Gianni, che devo ringraziare per questo utilissimo articolo sulla sicurezza per le donne che amano viaggiare da sole.
Gianni Bauce, col suo African Path, si occupa di safari in Africa in veste di guida e fa viaggiare nella meravigliosa natura africana centinaia di persone.
Prima di questa professione si è occupato di sicurezza, lavorando come guardia del corpo.
Ecco da lui qualche consiglio per le donne che viaggiano da sole:
Viaggiare da sole in sicurezza: come evitare i rischi
<Nella propria protezione personale, valgono molte delle regole adottate durante la protezione di terze persone. La cosa più importante è prevenire piuttosto che trovarsi a dover risolvere una situazione di pericolo.
Evitare luoghi, situazioni e atteggiamenti pericolosi è fondamentale per la propria sicurezza. Innanzi tutto è importante informarsi preventivamente sulla sicurezza dei luoghi che si intendono visitare, nonché sugli usi ed i costumi locali.
Violarli anche solo per ignoranza significa attirare l’ostilità dei residenti.Ma al di là delle regole fondamentali che un viaggiatore deve seguire sempre, vi sono alcuni piccoli accorgimenti che possono rendere la vita più sicura.
Quando si parcheggia l’automobile, per esempio è importante farlo in un luogo sicuro, magari custodito o sorvegliato da telecamere, evitando luoghi nascosti, bui e poco frequentati.
Tenete sempre presente che un parcheggio che può sembrare sicuro in una certa ora del giorno può in poche ore svuotarsi e divenire un luogo insidioso.
Evitate di avventurarvi in mezzo ad assembramenti o (regola generale) restare nei paraggi di situazioni potenzialmente pericolose, quali per esempio i prelievi di denaro o preziosi da parte di guardie giurate.
Nelle città soggette ad elevato tasso di criminalità, chiudete sempre tutte le porte ed evitate di sostare al semaforo rosso: rallentate con sufficiente anticipo in modo da giungere al semaforo soltanto dopo che è scattato il verde.
Se proprio siete costretti a fermarvi, lasciate tra il vostro e il veicolo che precede uno spazio sufficiente a consentirvi l’eventuale fuga (magari sterzando preventivamente le ruote nella direzione di fuga).
Spostandosi in taxi, cercate di instaurare un rapporto continuativo con lo stesso tassista, registrate il suo numero di telefono e chiamatelo per tutti gli spostamenti.
Se ciò non è possibile, annotate i dati di targa e/o numero di matricola e comunicateli al personale del locale che state lasciando e, con una breve telefonata, anche all’hotel in cui dovete rientrare. Fate la stessa cosa se vi recate a feste o a casa di persone appena conosciute.
Nel caso le cose si mettano male, informate il potenziale aggressore che il suo numero di telefono, la sua targa o il suo indirizzo sono depositati presso qualcuno che vi conosce e che attende il vostro ritorno: questo costituisce un deterrente.
Se siete in due, approfittate di questo vantaggio. Camminare ad 1 metro di distanza l’una dietro l’altra consente a colei che segue di controllare la borsa di colei che precede.
Tenete sempre il cellulare a portata di mano e soprattutto sempre nello stesso posto.
Ricordate che in una situazione di pericolo, la capacità di ragionamento viene fortemente inibita dallo stress e si riescono a compiere soltanto gesti automatici, gesti che il nostro corpo ha memorizzato dopo averli ripetuti migliaia di volte.
Non trovare il telefono in una di queste situazioni, semplicemente perché per una volta lo si è messo in un’altra tasca, può fare la differenza.
Allo stesso modo, se portate con voi uno spray anti-aggressione, riponetelo sempre nello stesso posto (per esempio una particolare tasca nella borsetta) e addestratevi costantemente ad afferrarlo, in modo tale che questo diventi un gesto automatico.
Questi accorgimenti fanno parte di quella che viene definita la difesa proattiva (o preventiva).
La difesa reattiva (il combattimento) invece non si improvvisa e per ottenerne un’infarinatura è necessario frequentare un corso di difesa personale.
Ma ricordate sempre che è la determinazione più che la forza a determinare l’esito di un confronto, quindi evitatelo a tutti i costi.>