Il mio bisogno di viaggiare da sola
E’ più forte di me. Io ferma non riesco a starci.
Sono passati relativamente pochi mesi dal mio ultimo viaggio oltreoceano eppure a me sembrano anni.
Non sono una che sente facilmente nostalgia delle persone, mi abituo velocemente alla loro assenza. Ma dei luoghi sì.
Mi affeziono ai posti come se fossero parte della mia vita e quando li abbandono avverto spesso una struggente malinconia.
Durante l’ultimo viaggio in taxi o in autobus diretta all’aeroporto, all volo che mi porterà via da un territorio, ne saluto mentalmente ogni angolo, in una sorta di addio.
“Questa casa è la prima e l’ultima volta che la vedo. Così come questo albero di mele dal tronco reciso. E questo cane randagio che gioca con una bottiglia”.
Cerco di immagazzinare nella mente più immagini possibili perché so che volente o nolente finirò per dimenticarle, sostituendole con altre più recenti.
In questa stagione primaverile più che mai, quando comincio a sentire il sole sulla pelle e l’odore di piante che non conosco, che mi fanno pizzicare il naso ma che sanno di giornate lunghe e di serate dolci, sento più forte che mai il desiderio di partire.
Se potessi scegliere una valuta in cui percepire uno stipendio, sceglierei senza dubbio il viaggio.
“Viaggio”: la sola parola mi emoziona.
Mi immagino sola, luogo sconosciuto, inciampando nel mio trolley fucsia sempre troppo grande e troppo pieno di cose che non mi serviranno.
Mi immagino leggera, serena e felice, sorridere sotto ai baffi, nel timore che qualcuno mi veda e mi creda pazza. E che lo pensi pure: una viaggiatrice sola spesso è anche un po’ matta.
Sento il bisogno di provare quella sensazione di gioia incontenibile che provo solo dopo aver prenotato un volo. E che mi tiene allegra e viva per mesi dopo aver prenotato.
Che si concretizza nel giorno della partenza in un buonumore senza fine. Sento il bisogno di quella specifica felicità.
Sono dipendente da quel tipo di sensazione e da quella felicità.
Al momento purtroppo le mie finanze non sono delle migliori.
E’ la vita; i soldi vanno e vengono e in questo momento per me sono più andati che venuti.
Non me ne cruccerei più di tanto se non fosse che non posso programmare viaggi a breve e questo mi fa sentire un po’ in trappola.
Non posso quindi fare altro che fantasticare sul giorno in cui su selezionerò la rotta Malpensa– Papeete su Skyscanner e su quella mattina in cui avrò la sveglia alle 5 per andare in aeroporto ma non sarò nervosa come quando la sveglia ti suona per andare a lavoro: sarà un’alba meravigliosa.
Per adesso vi auguro una buona serata da Parma, nella speranza di poter condividere presto con voi un nuovo tramonto dalla spiaggia di Bora Bora.
Buoni viaggi a tutti!