Cosa vedere durante un tour della Cina di 15 giorni, itinerario fai da te tra Shanghai, Guilin e Pechino alla scoperta delle meraviglie cinesi.
Giornalista e travel blogger dal 2014. Napoletana di nascita ma attualmente alle Canarie.
Viaggio tanto, spesso sola, amo il mare, i sorrisi, gli animali e la pizza. Ho lasciato il lavoro per viaggiare e da allora il mio lavoro è viaggiare e creare contenuti di viaggio sul mio blog e sui social media.
A inizio maggio sono partita per un tour della Cina di 15 giorni, approfittando dell’esenzione dal visto per i turisti italiani in atto nel 2024 (e fino a fine 2025).
Ho scelto il periodo anche per le temperature più miti e primaverili ed è stata una scelta azzeccata. Brava Dianuccia! 🙂
Itinerario di 15 giorni in Cina
Vedere la Cina in due settimane è ovviamente impensabile perché si tratta di un paese immenso. Considerate infatti che se l’Europa intera misura 10.530.000 km², la sola Cina conta 9.572.900 km².
Come primo viaggio in questo paese da me tanto sognato ho scelto quindi di vedere le attrazioni principali e le città più conosciute, per riservare poi ad altri viaggi (che spero ci saranno) la scoperta delle altre tante bellezze che la Cina riserva.
In questo articolo vi racconto il mio itinerario fai da te, con tanto di hotel e posti per mangiare. Potete lasciarvi ispirare per il vostro prossimo viaggio in Cina o se preferite, anche copiarlo paro paro 🙂
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Cina in 15 giorni – cosa vedere
Per questo tour di 15 giorni in Cina ho scelto di arrivare a Shanghai e ripartire da Pechino, muovendomi con voli interni. Per saperne di più, leggete anche come organizzare un viaggio in Cina fai da te.
CONSIGLI UTILI PER UN VIAGGIO IN CINA
VISTO TURISTICO:
Dal 1 dicembre 2023 e fino al 31 dicembre 2025, i cittadini italiani, che siano in possesso di passaporto ordinario, potranno viaggiare in Cina per motivi di affari, turismo, visite a familiari e amici e transito, per un massimo soggiorno di 15 giorni, senza richiedere un visto d’ingresso – Fonte: https://www.viaggiaresicuri.it/find-country/country/CHN
ASSICURAZIONE VIAGGIO:
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DOVE DORMIRE A SHANGHAI: City Hotel Shanghai, vicino a Nanjing Road.
DOVE DORMIRE A GUILIN: Wing Hotel, nella via pedonale Yiren Road.
DOVE DORMIRE A PECHINO: The East Hotel, vicino alla Torre del Tamburo e della Campana.
GIORNO 1 – ARRIVO IN CINA – SHANGHAI
Ho volato con Qatar Airways da Madrid a Shanghai, con scalo a Doha. Una volta atterrata ho preso il treno più veloce del mondo. Eh sì, il Maglev è il treno a levitazione magnetica più rapido della terra e arriva fino a 400kmh.
Come arrivare dall’aeroporto di Shanghai al centro città
Dall’aeroporto di Shanghai al centro città (fermata Longyang Road) il Maglev ci mette solo 8 minuti. Da lì poi, potrete prendere la metro fino alla fermata dove si trova il vostro hotel.
Per spostarvi con la metro vi consiglio di comprare la Shanghai Card (si compra alle macchinette) che costa 20yuan + ricarica (circa 3/8 yuan a tratta). Il servizio di metropolitana a Shanghai è efficiente e molto economico, il modo migliore per spostarsi in città.
A Shanghai ho soggiornato al City Hotel Shanghai, vicino alla via dello shopping di lusso Nanjing Road – prenotalo anche tu QUI
La prima sera sono andata a piedi a cena al ristorante Hong Kong, che si trova in una laterale della stessa via pedonale.
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GIORNO 2 – SHANGHAI
Tra le cose principali da vedere a Shanghai, consiglio di partire la mattina e camminare lungo la moderna Nanjing Road, piena di negozi, street food, grattacieli e luci al neon.
Fermatevi a fare un giro a People’s Park e se ci capitate nel week end, fino alle 16 potrete assistere al Marriage market. Si tratta di una sorta di mercato nel quale i genitori provano ad accasare i figli single con tanto di annunci e megafono.
Il Bund, una delle zone più vivaci di Shanghai
Continuando a camminare arriverete alla zona del Bund, sul lungofiume. Si tratta di un grande viale lungo la riva del fiume Huangpu, di fronte al quartiere degli affari Pudong.
Da qui potrete ammirare i grattacieli della sponda opposta e palazzi importanti come il Palazzo della dogana con il suo orologio, il monumento ai caduti e il celebre Peace Hotel.
Da lì, prendete il trenino che vi porterà in un viaggio di luci attraverso il tunnel sottomarino del Bund per arrivare all’altra sponda.
Il tempio del Buddha di Giada
Tornando verso la riva opposta (con lo stesso trenino) visitate il Tempio del Buddha di Giada, il tempio buddista più importante di Shanghai.
Una delle zone per me più interessanti di Shanghai è la città vecchia, con le sue costruzioni tipiche cinesi.
Sicuramente molto turistica e piena di negozi di souvenir e street food, però molto suggestiva col laghetto centrale e i tipici tetti, che adoro. Da lì, se avete prenotato, potrete visitare il bel Yuyan Garden, o Giardino del Mandarino.
GIORNO 3 – Zhujiajiao e Shanghai
Il terzo giorno delle due settimane in Cina ho realizzato uno dei miei sogni: visitare il villaggio sull’acqua di Zhujiajiao. Per arrivare potete prenotare un tour organizzato come questo di Get Your Guide oppure prendere 2 metro che in circa 1h45 vi porteranno alla stazione della città.
Da lì, per raggiungere il centro con i tipici canali e le case sull’acqua, ci vogliono circa 20 minuti di cammino.
Il villaggio sull’acqua Zhujiajiao
Me ne sono innamorata già all’arrivo: la zona è molto verde e pacifica con prati, bosco e corsi d’acqua: una boccata di natura dopo la vivacità e la modernità di Shanghai.
Passeggiare per le stradine è un tuffo nel passato della Cina.
All’inizio le strade sono senza turisti, quasi vuote, poi, man mano che ci si addentra nel centro, diventano più affollate. Tutto qui è diverso, nuovo, strano, curioso: irresistibile.
Mille stimoli, profumi, odori, cose mai viste: insomma, tutta una scoperta, quella che per me è l’essenza del viaggiare. Tanti negozi, street food, cat cafè, souvenir, insetti, artigianato in vetro.
Ho fatto poi una cosa abbastanza da americano a Venezia, il giro in barca a remi: 200 yuan per due persone per 10 minuti, circa 25 euro. Breve ma carino e ti dà modo di vedere la città e le sue strade da una prospettiva diversa.
Per concludere il tour in giornata a Zhujiajiao, ho preso un tè (con la classica cerimonia del tè) in un baretto con vista fiume: bellissima esperienza.
🥟🥟🥟Al ritorno a Shanghai abbiamo provato un ristorante consigliato dalla Guida Michelin. Si chiama Da Hu Chun e si trova in varie sedi, tra cui una al Bund e una all’interno del centro commerciale The Place. Si ordina alla cassa e si ritira al bancone, tutto molto spartano e molto cinese 🙂 Specializzato in wanton, è veramente buono e anche economico.
GIORNO 4 – SHANGHAI
Il quarto giorno del tour di Shanghai ho dovuto accontentare anche il mio ragazzo, stanco di percorrere km e km a piedi (un giorno abbiamo fatto 30km a piedi) e quindi abbiamo preso la metro per Global Harbor, il centro commerciale più grande di Shanghai.
L’osservatorio della Shanghai Tower
Per il pomeriggio invece abbiamo preso il biglietto su Klook per Top of Shanghai, l’osservatorio della Shanghai Tower, il terzo edificio più alto al mondo (dopo il Burj Khalifa di Dubai e il Merdeka 118 di Kuala Lumpur, in Malesia).
Il punto più alto che si può raggiungere è il 118esimo piano, grazie ad un rapidissimo ascensore che va a 65km orari e vi porterà in cima in soli 50 secondi!
Da lì avrete un panorama a 360 gradi su Shanghai: fa un po’ di vertigini ma è molto bello, soprattutto quando scende il sole e si accendono le luci dei grattacieli e palazzi, quindi vi consiglio di prenotare il biglietto per la fascia serale.
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A cena siamo stati vicino Nanjing east road e dopo abbiamo bevuto una birra vicino all’hotel.
GIORNO 5 – GUILIN
La seconda tappa dopo Shanghai è stata Guilin, che abbiamo raggiunto con un volo interno per circa 80 euro. Partiti alle 9.55, siamo arrivati in 2 ore e mezzo di volo con la compagnia Suparna Airlines.
Una volta a Guilin, dato che amo i viaggi fai da te e risparmiare sui trasporti, ho preso l’Airport bus che in circa 30 minuti mi ha portata alla fermata “hotel aviazione civile”. Con altri 10 minuti di taxi siamo arrivati nella centrale Yiren Road, la via pedonale principale del centro di Guilin, dove avevo l’hotel.
Il bus in sé era vecchiotto però interessante perché c’era solo gente del posto con valigie e pacconi, e il driver non parlava ovviamente inglese, quindi le indicazioni che dava erano assolutamente a me incomprensibili. Tutto molto esotico 🙂
Elephant Trunk Hill
A Guilin abbiamo dormito all’HOTEL WING (molto carino, 50 euro a notte, con una camera con angolo tè con balconcino delizioso e lavatrice ed asciugatrice comuni gratuite).
La sera, verso il tramonto, ho fatto una bella camminata verso Elephant Trunk Hill, un parco contraddistinto da una grande roccia che ricorda la forma di una proboscide di elefante.
La sera, mamma Italia mi perdoni, ho cenato al ristorante Maryrose in Yiren road, con una pizza. Lo so, lo so, ma ogni tot giorni ne ho bisogno 🙂
GIORNO 6 – GUILIN
Da vedere a Guilin ci sono le due pagode gemelle del sole e della luna, che sorgono su uno specchio d’acqua. La notte, illuminate, sono magiche. Se volete visitarle all’interno e passare attraverso il tunnel sott’acqua dall’una all’altra, si paga un biglietto di 35 yuan.
Grotta del flauto di canne
A pranzo ho preso dei noodles a circa 1 euro in un minuscolo ristorantino che faceva solo noodles e poi ho preso un taxi per la Grotta del flauto di canne (molto bella, colorata e piena di luci) anche se la guida parlava solo in cinese. Incluso nel prezzo del biglietto infatti c’è il tour con guida di 60 minuti.
Il taxi dal centro mi è costato solo 1,74 yuan per 14 minuti.
Per cena siamo andati da Forrest Gump in Yiren road, con cucina tipica del nord della Cina e di Guilin. Con 21 euro abbiamo preso 4 piatti e due birre. Molto economico, la cucina è buona e ci è stato consigliato dal nostro hotel.
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GIORNO 7 – GUILIN
Una delle esperienze più belle e significative da fare a Guilin (e anche la ragione per la quale ho scelto di includere Guilin nel mio tour di 15 giorni in Cina) è stata la crociera sul Fiume Li da Guilin a Yangshuo.
Siamo partiti alle 7.50 dall’hotel e in 1 oretta circa arrivati al porto di Zhujiang. Da lì, si parte per 4 ore di navigazione lungo il fiume Lijang fino a raggiungere Yangshuo.
Il prezzo per poltrona al secondo piano con pranzo a buffet e transfer di solo andata è di circa 570 yuan.
Crociera sul fiume Li fino a Yangshuo
Il paesaggio che vi troverete ad ammirare durante il tragitto è tra più belli della Cina con montagne carsiche, cascate e scorci spettacolari (non a caso questo è rappresentato anche sulla banconota da 20 yuan).
La giornata era purtroppo molto grigia e con nebbia quindi i colori non erano al massimo ma comunque l’atmosfera era suggestiva.
Durante la navigazione, una voce squillante al megafono raccontava quello che si stava vedendo ma le spiegazioni erano ancora una volta solo in cinese.
PRENOTA QUI LA CROCIERA DA GUILIN A YANGSHUO
Yangshuo
Yangshuo è invece molto carina e caratteristica, con tanti negozi, bar, ristoranti. Si vede che è tanto turistica anche se quel giorno c’era molto più pioggia che turismo 🙂
Per tornare a Guilin si possono prendere il bus o il taxi con soli 23 euro per 100 minuti di tratta. Io ho preferito la seconda opzione perché con la pioggia forte mi ero bagnata completamente scarpe e vestiti e volevo arrivare in hotel il più presto possibile.
Una volta arrivati a Guilin, vi consiglio di passeggiare la sera per le vie del centro che diventano un grande mercato a cielo aperto con bancarelle e street food.
GIORNO 8 – GUILIN
L’ultimo giorno a Guilin me la sono presa comoda per girare senza fretta, camminando anche un po’ a caso come piace a me.
Seven Star Park
Ho visitato il bel parco cittadino Seven star park, l’ingresso costa 50 yuan. È un tipico parco cinese molto rilassante con tante scimmie, grotte, cascate, fiumicelli, iscrizioni rupestri e pagode. Propriamente una di quelle cose che sognavo di vedere in Cina 🙂
Il pomeriggio lo ho dedicato ad un poco di shopping super economico (perdonatemi ma ho preso scarpe fake, non potevo resistere) e per concludere un aperitivo in un cocktail bar con musica dal vivo cinese.
GIORNO 9 – PECHINO
Il nono giorno nel mio itinerario di 15 giorni in Cina, sono volata nella capitale. Ho preso un volo diretto da Guilin a Pechino Daxing di 2h40 con la compagnia aerea China Southern Airlines.
Come arrivare da Pechino Daxing al centro città
Una volta atterrati, si può arrivare alla metro con il treno Daxing Express in 40 minuti.
La fermata più comoda per spostarsi è quella di Caoqiao, da dove parte la linea 10 di quello straordinario garbuglio che è l’immensa rete di metropolitana di Pechino.
Districarsi, se avete l’app della metro cinese, non è impossibile, ma spesso i nomi sono in cinese e quindi dovrete usare il traduttore per capirci qualcosa.
Leggi qui quali sono le app indispensabili per un viaggio in Cina.
Torri della Campana e del Tamburo
A Pechino vi consiglio di dormire nella zona delle torri della Campana e del Tamburo, che sono vicine a diversi hutong, strette stradine che compongono il centro storico delle vecchie città cinesi, dove ci sono le antiche abitazioni e palazzi in stile cinese.
Il mio hotel (The East Hotel) si trovava proprio in un caratteristico e silenzioso hutong, in una zona molto carina e piena di negozi e ristoranti. Potete prenotarlo anche voi QUI.
Lungolago Houhai
La sera ho fatto una passeggiata fino al lungolago Houhai, dove sorprendentemente ho trovato una vita notturna folle. Una serie infinita di bar con musica dal vivo, l’uno dietro l’altro, ristoranti, street food, negozi, buttadentro…un vero delirio in stile cinese!
GIORNO 10 – PECHINO
Tra le cose da vedere assolutamente a Pechino, neanche a dirlo, c’è la piazza Tienanmen, che con i suoi 440.000 mq è la piazza più grande del mondo e la più importante e simbolica per la Cina.
Piazza Tienanmen
Da qui infatti Mao Tse Tung nel 1949 proclamò la nascita della Repubblica Popolare Cinese e qui ci fu il tristemente noto massacro dei manifestanti nel 1989.
Anche se si tratta di una piazza pubblica, non pensate di prendere la metro, scendere e passeggiarci. No, la visita seppur gratuita va prenotata in anticipo perché ogni giorno è ammesso un numero massimo di persone (mi pare siano 20000).
Per prenotare, inoltre, va usato un mini-programma di Wechat. Io ci ho messo tanto tempo ed improperi per capire bene come fare, ma alla fine sono riuscita!
Inoltre, una volta arrivati alla metro, inizierà un bel percorso di file immense che partono dalla stazione metro e vanno avanti tra controlli documenti, perquisizione borse e controllo biglietti, fino ad arrivare in piazza.
Nella piazza ci sono il Museo Nazionale della Cina, il Mausoleo di Mao (la cui visita va però prenotata) e il monumento ai caduti. Di fronte, si erge l’imponente porta della Città Proibita sulle cui mura campeggia l’immagine di Mao.
La piazza è visivamente sterminata, molto fredda ai miei occhi e piena di gente che però, essendo in uno spazio così grande, quasi non sembra così tanta.
Sono diventata la star di una scolaresca di teen ager cinesi che tra urletti fanatici e tanto entusiasmo, hanno voluto fare la foto con me, presumo perché particolarmente esotica con i miei occhi azzurri e capelli biondi.
Wangfujing pedestrian street e Galaxy Soho
E dopo questo tuffo nella storia, ho riequilibrato il karma con una passeggiata lungo la via dello shopping lusso Wangfujing pedestrian street (dove ovviamente non ho comprato nemmeno un bottone).
Dopo, sono stata al Galaxy Soho, il celebre e controverso mall progettato da Zaha Hadid con una bella architettura futuristica tipo Star Wars ma abbastanza abbandonato a sé stesso.
Hutong Nanluogu
E dato che camminare non mi spaventa, la mia giornata è proseguita con un giro a piedi per un hutong molto carino ma molto turistico: Nanluogu, dove ho mangiato street food (abbastanza caro rispetto alla media).
Non contenta, dopo ho anche pranzato con ravioli ripieni di brodo di granchio e noodles con verdure e pasta di fagioli: buonissimi. Se non lo ho già scritto, ve lo dico ora: in Cina si mangia divinamente e a poco prezzo.
Jingshan park
Tra i posti più belli dove vedere il tramonto a Pechino vi consiglio Jingshan park, un bel parco con vista su Pechino a 360 gradi e vista sulla Città Proibita. Per ammirarla, dovete seguire le indicazioni e salire fino alla cima della collina.
Sanlitun
La sera sona stata invece nella zona chic di Sanlitun, area di expat, dove troverete diverse ambasciate, tanti negozi di lusso, ristoranti occidentali e rooftop bar.
Io sono stata a bere qualcosa al rooftop bar Casa Caribe con musica, dj e cocktails.
GIORNO 11 – PECHINO
Se vi piacciono i parchi divertimento, sarete felici di sapere che a Pechino ci sono gli Universal Studios.Io ho comprato un biglietto di mezza giornata (valido dalle 14 a chiusura, per circa 35 euro) tramite un mini programma di WeChat.
Universal Studios di Pechino
Per arrivare c’è la fermata della metro che vi lascia proprio fuori agli studios e dal mio hotel ci ha messo circa 1h30 (lunghetta come tratta…)
Se vi piace il genere, il parco è molto bello e fatto benissimo. Ci sono l’area Minions, Harry Potter, Transformers, Jurassic Park. Molte giostre sono super futuristiche con effetti speciali pazzeschi e 4D. Bellissimi, solo che a me alcuni davano proprio la nausea perché incredibilmente realistici.
La sera ho cenato vicino l’hotel in un posto che si chiama Casa Tapas e ormai in preda all’astinenza da vino ho provato il vino alla prugna (che però era molto dolce e sembrava un cocktail più che un vino).
GIORNO 12 – PECHINO
Per gli ultimi giorni di viaggio in Cina mi sono lasciata una delle attrazioni principali di Pechino, nonché una delle meraviglie del mondo: La Grande Muraglia Cinese.
Il tour lo ho prenotato su Klook a 7 euro con bus per il tratto di Mutianyu della muraglia. Questa lunghissima costruzione (che misura più di 21000 km totali), datata intorno al 700AC, è stata infatti negli anni ricostruita e resa aperta al pubblico in 5 sezioni.
Dato che ovviamente è impossibile vederla tutta, dovrete scegliere uno dei tratti aperti al pubblico. Io ho scelto quello di Mutianyu per la mia prima volta in Cina perché meglio tenuto, e facile da raggiungere dalla città.
Il tour dura dalle 9 alle 16, 1h30 di bus per andare e 1h30 per tornare.
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La Grande Muraglia Cinese – Mutianyu
La muraglia è bellissima, circondata da verde e con poca gente perché non era periodo di vacanza per i cinesi, così me la sono goduta al massimo.
Il percorso prevede la salita ad una delle torri con seggiovia e poi la discesa può essere fatta ancora con seggiovia, a piedi oppure con uno scivolo lunghissimo che ti porta alla base della muraglia. Io ho scelto questa ultima opzione ed è stata una cosa divertentissima!
I biglietti per la seggiovia e lo scivolo li ho pagati a bordo del bus (non erano inclusi nel tour) e mi sono costati 140yuan per ognuno per tratta.
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GIORNO 13 – PECHINO
Il penultimo giorno a Pechino lo ho dedicato al relax passeggiando per il quartiere di Sanlitum tra grattacieli e centri commerciali, per poi camminare lungo il lago Houhai.
Se questa zona infatti di notte mi aveva sorpresa per la sua movida, di giorno è un posto incredibilmente rilassante, con la gente che va in canoa, gli anziani che giocano seduti ai tavoli sulle rive del lago, chi nuota e chi va a correre.
Noodles a pranzo, e per cena sono stata al ristorante italiano “Buona bocca”, vicino la zona delle ambasciate.
GIORNO 14 – PECHINO E RIPARTENZA
Prendete nota: se avete intenzione di andare a Pechino, assicuratevi di prenotare con anticipo tutte le attrazioni più importanti, come per esempio la Città Proibita. Io ci sono riuscita per un pelo perché mi sono mossa tardi e l’unico slot disponibile era il mio ultimo giorno in Cina.
Sempre con Wechat sono riuscita a prenotare un ingresso pomeridiano, valido a partire dalle 11 del mattino. In alternativa, potete prenotare qui il biglietto per la Città Proibita sul sito di Klook.
Non fatevi ingannare (come ho fatto io per giorni): Palace Museum è il modo con cui è conosciuta la Città Proibita, quindi sono la stessa cosa.
La Città Proibita
Per raggiungere la Città Proibita dovete arrivare alla stazione della metro Tienanmen est e camminare parecchio seguendo le indicazioni e la folla.
Passerete anche qui varie file e controlli per entrare, e alla fine, immensa e maestosa, accederete alla porta della Città Proibita. Costruita tra il 1406 e il 1420, è stata la residenza imperiale cinese delle dinastie Ming e Qing, fino al 1924, con l’ultimo imperatore.
Si chiama così perché l’accesso era proibito a chiunque non fosse parte della famiglia imperiale.
Dato che dopo la visita avevo il volo per tornare in Europa, ho usato un deposito gratuito per posare le valigie, dove consegni le tue cose all’ingresso sud (dove entri) e le riprendi al nord (dove esci). Non è stato proprio intuitivo capire dove era e come funzionava (dato che nemmeno lì parlano inglese) ma alla fine ce l’abbiamo fatta e tutti sono stati molto carini e sorridenti.
Il complesso ha 980 palazzi in stile cinese e un bel giardino. Consiglio di noleggiare una guida o almeno una audioguida per capirci qualcosa, altrimenti al quarto palazzo rischiate di entrare in trance.
Dopo la visita abbiamo preso la metro linea 10 per Caoqiao e da lì il Daxing Express per arrivare in aeroporto.
L’aeroporto Pechino Daxing, costruito nel 2019, è uno dei più grandi del mondo.
Da lì ho preso il volo per Madrid via Doha con Xiamen Airlines e poi con Iberia.
GIORNO 15 – RITORNO IN EUROPA
Il quindicesimo giorno, giusto a tempo con la durata dell’esenzione dal visto cinese, sono tornata a casa.
È stato un viaggio curioso, interessante, stimolante, stancante e anche difficile: un esercizio, un viaggio formativo più che una vacanza, che vi consiglio di fare perché rischia di diventare uno dei vostri viaggi preferiti nella vita.
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