Ogni volta che arrivo in una città cerco di trovarne delle affinità con le altre che conosco. Quando sono arrivata a Berlino ho subito notato un particolare: Berlino non assomiglia a nessuna altra città al mondo. O per lo meno, a nessuna di quelle che io abbia visitato prima d’ora.
Berlino: le mie prime impressioni
Una città strana, che a primo impatto non riuscivo a capire. Enorme, dispersiva, senza un centro vero e proprio così come noi italiani siamo abituati ad avere in ogni città o paese.
Mi sono innamorata di Berlino solo quando il sole è iniziato a calare e la città a essere avvolta dalla magica luce del crepuscolo, che fino alle 22.15 circa è rimasta viva.
Sospesa in un’atmosfera malinconica e allo stesso tempo rilassante, con i suoi enormi viali ed imponenti edifici di memoria sovietica.
Forse sono proprio questi grossi palazzi impersonali, tutti uguali e squadrati, ricordo della Germania dell’Est, che mi hanno lasciato all’inizio perplessa.
Insieme alle tante statue celebrative nere, le memorie di guerre e battaglie, i pezzi di quel muro che ha squarciato per anni un paese in due parti.
<Come si può amare – mi sono chiesta- una città dove il ricordo delle brutture e delle violenze della guerra e dei regimi totalitari è così presente?>
In tanti mi avevano parlato di quanto bella fosse Berlino ma non riuscivo a carpirne la bellezza.
La verità è che Berlino è strettamente legata alla sua storia, a tratti dura e difficile, che però ne ha immancabilmente definito la personalità. E senza aver capito e accettato questo, secondo me non si può capirla.
Berlino: città bella o brutta?
Bella è una città romantica con un lungomare curato; bella è una metropoli hi-tech dove si trovano cose mai viste; bello è un piccolo paesino dove tutti si conoscono e per le strette stradine si respira la vita di tutti i giorni, spesso immutata da secoli.
Bella non è Berlino, almeno non nel senso classico del termine.
E invece i seguenti due giorni mi sono dovuta ricredere. Berlino non è bella. Berlino è magnetica, irresistibile. Sarà per la sua grandezza e per tutto quello che ha da offrire.
Viaggiare da soli a Berlino
Io a Berlino non ho mai visto auto in coda, file nei negozi o sentito suonare il clacson. Ho sempre percepito tranquillità e mi sono sentita sicura e serena.
Perfino a prendere la metro di sera tardi. Questo è uno dei motivi per cui consiglio di viaggiare da soli a Berlino senza alcun problema.
Una città adatta a tutti
Berlino è viva senza essere caotica, giovane senza mai essere stancante. Il bello è che la si può vivere in vari modi.
Se vi piace andare per musei avrete il massimo della scelta, se volete divertivi, ha una grande offerta di locali, ristoranti e discoteche come pochi altri posti in Europa.
Se volete rilassarvi girando in bicicletta e bere una birra al tramonto sul lungofiume, anche questo sarà possibile. La scelta sta solo a voi.
Io questa volta ho lasciato il viaggio da sola per passare un week end con mio padre, che vedo pochissimo durante l’anno.
E come ogni benedetta volta mi sono chiesta se non sia il caso di fermarmi a vivere là. Lo so, sono irrecuperabile.
Come un uomo libertino che si innamora di ogni bella donna, e con lei sogna di scappare via, fino alla prossima conquista, io mi innamoro di ogni luogo.
Trovo il bello che c’è in ogni città e sogno di farla mia. Fino al viaggio successivo, in cui ne scopro un’altra che mi piace ancora di più.
E voi, siete stati a Berlino? Che impressione ne avete avuto?
Se invece non ci siete ancora stati, scoprite nei miei prossimi articoli cosa fare un week end a Berlino e quali sono le cose più belle da fare a Berlino in 3 giorni e dove dormire a Berlino.