Sri Lanka e sicurezza: è sicuro partire per lo Sri Lanka in questo periodo? Io ho scelto di farlo e ho trovato un paese molto sicuro e controllato, oltre che un posto meraviglioso.
Vi racconto la mia esperienza di maggio 2019.
Il sogno di un viaggio in Sri Lanka
Sono un po’ fatalista e in quanto napoletana anche piuttosto scaramantica.
Era la terza volta che l’ente del turismo dello Sri Lanka mi invitava ad un blog tour nel paese e per un motivo o per un altro avevo sempre dovuto mio malgrado declinare.
Credevo quindi che non fosse destino che dovessi andarci e che forse sarebbe stato meglio accantonare l’idea e non sfidare la sorte.
Invece, qualche mese fa, mi è arrivata l’email con l’invito a partecipare ad un viaggio stampa insieme ad altri blogger internazionali.
Ho incominciato letteralmente a saltare dalla gioia.
Questa era la volta buona, finalmente ce l’avrei fatta a vedere questo paese che tanto mi incuriosiva, nominato dalla Lonely Planet tra i migliori paesi da visitare del 2019.
Stavolta non c’era impegno che tenesse, avrei fatto il mio tanto sognato viaggio in Sri Lanka.
Gli attentati di Pasqua 2019 in Sri Lanka
La mattina di Pasqua guardo il telefono dal letto, con un occhio ancora mezzo chiuso. Mi batte il cuore all’impazzata: ci sono state diverse esplosioni all’interno di chiese e hotel di lusso in Sri Lanka.
Diversi morti, con il passare delle ore il bilancio aumenta fino a raggiungere la folle cifra di più di 300 persone innocenti decedute per il gesto di qualche maledetto estremista.
Ho i brividi, dolore, paura e sgomento di fronte a dei fatti così ingiusti e crudeli.
Non importa quante cattiverie accadano al mondo, non riuscirò mai ad abituarmi alla viltà e alla malignità insensata di alcune persone e di determinati atti.
E in tutto questo, al mio viaggio in Sri Lanka mancano solo due settimane.
Perché ho deciso di partire ugualmente per lo Sri Lanka
Ogni singolo giorno dalla strage di Pasqua, ho consultato il sito della Farnesina per controllare quale fosse la situazione sicurezza in Sri Lanka.
Il portale di Viaggiare sicuri recita così: “Alla luce della situazione generale, si sconsigliano i viaggi non essenziali nel Paese”.
Devo ammettere che inizialmente ero molto combattuta. Avevo paura, come si ha paura delle cose che non si conoscono.
Non sapevo cosa aspettarmi, quale sarebbe stata la situazione nel paese, se di notte in hotel sarei riuscita a dormire, se per strada si respirasse un’atmosfera di terrore.
Allo stesso tempo però non volevo lasciare che il terrore vincesse sulla mia libertà di viaggiare, di conoscere il mondo.
È una situazione sicuramente moto delicata così come lo è la scelta di partire o meno per lo Sri Lanka in un periodo del genere. Nessuno può dirti cosa fare in questi casi, né in una direzione né nell’altra.
Sono cose che senti e che devi valutare con il cuore sì ma anche con intelligenza e buon senso.
Ho scelto di non aver paura
Tutte le persone con cui parlavo mi dicevano di non partire, che sarei stata una folle, che era troppo pericoloso e che sarebbe stato meglio restare a casa.
I miei genitori non mi hanno detto nulla ma sono sicura siano stati in pensiero da quando gli ho comunicato del viaggio fino al mio messaggio di ritorno dall’aeroporto di Malpensa.
Non so in quanti al posto mio sarebbero partiti ugualmente dopo i fatti di Pasqua 2019 in Sri Lanka ma per me è stata come una chiamata. Non ce l’avrei fatta a rinunciare.
Credo che purtroppo, nel difficile periodo storico in cui viviamo, non si sia al sicuro totalmente da nessuna parte. Tolte le catastrofi naturali e gli incidenti, che possono accadere in qualunque luogo e a tutti, la minaccia del terrorismo internazionale è ovunque.
Forse ancora più vicina alle nostre case in Europa di quanto lo sia altrove nel mondo.
E se dopo ogni attentato avessimo dovuto boicottare i luoghi interessati, non ci sarebbero più viaggi a Parigi, Londra, Barcellona, Egitto, Usa, Germania, Belgio, Bali e una lunga sfilza di paesi che invece per fortuna continuiamo a visitare.
Esiste al mondo un posto sicuro al 100%?
Perché è così, la paura non deve fermarci. Non dobbiamo stare al gioco di chi cerca di limitare la nostra gioia di vivere e libertà, altrimenti sarà il terrore a vincere.
Siamo tutti sotto allo stesso cielo e queste tragedie possono succedere a qualsiasi latitudine.
Questa volta è successo in Sri Lanka, ma non per questo bisogna abbandonare il paese. Anzi, questo è il momento di stargli accanto.
Il governo dello Sri Lanka ha intrapreso una dura lotta ai terroristi e dichiara che quasi tutti sono stati arrestati. Sono state prese importanti misure di sicurezza e capillari controlli di polizia avvengono in tutto il paese.
Così, ho deciso di ignorare quello che diceva chi mi era intorno e di partire.
In questa circostanza credo sia fondamentale scegliere con la propria testa e non lasciarsi influenzare dagli altri: è una decisione solo tua.
Quando sono arrivata al banco del check in a Malpensa, ero l’unica italiana che dopo lo scalo ad Abu Dhabi avrebbe proseguito per Colombo. Lo ho capito dall’espressione dell’impiegata Etihad.
Mi ha chiesto se avessi già un visto per lo Sri Lanka e dagli occhi sembrava domandarsi se non fossi al corrente di quanto accaduto in Sri Lanka a Pasqua o se fossi completamente incosciente.
Le spiego che sono una giornalista e sono stata invitata dall’ente del turismo dello Sri Lanka ma secondo me continua a pensare: “Ma chi glielo fa fare a questa”.
Come ho trovato la sicurezza in Sri Lanka a maggio 2019
Sono atterrata all’aeroporto di Colombo all’alba, dopo un volo affollatissimo di srilankesi da Abu Dhabi. Sono l’unica occidentale, l’aeroporto è semi deserto, non so se per l’orario o per la fuga di turisti di questo periodo.
Sbrigate velocemente le pratiche doganali mi riunisco con alcuni blogger del mio gruppo e gli autisti ci portano in hotel a Colombo.
Lungo la strada ci sono diversi posti di blocco della polizia e così appena arrivati in hotel. Prima di entrare dal cancello il pullmino viene controllato, dentro e fuori, e ci vengono chiesti i documenti.
Le valigie invece vengono passate nello scanner e ispezionate all’ingresso dell’hotel.
Il pomeriggio andiamo in giro per Colombo a piedi e la situazione sembra essere praticamente normale. Gente che fa shopping, un sacco di auto, tuc tuc, taxi, street food.
Pochi, pochissimi turisti, polizia fuori dalle attrazioni più importanti e dagli hotel, posti di blocco per le strade.
Durante il nostro tour di 10 giorni in Sri Lanka la situazione è rimasta inalterata, da sud a nord.
Lungo la strada siamo stati fermati a più riprese dalla polizia. Anche loro sono sorridenti, perquisiscono auto, documenti, valigie e se tutto è ok ti lasciano andare in poco tempo. Devo dire che questi frequenti controlli ti fanno sentire molto sicura perché nessuna auto può passare senza i security check.
Fuori dagli hotel anche c’è sempre la polizia, giorno e notte, e questo ti fa dormire al sicuro.
Gli abitanti, pur sicuramente segnati dai terribili fatti di cronaca, hanno ricominciato a vivere normalmente e questa serenità si percepisce.
Non si avverte affatto quella paura che crediamo aleggi da quello che sentiamo dai media, ma lo spirito gentile e gioioso di questa popolazione, sempre disposta a un sorriso e così accogliente.
L’incontro con il ministro del turismo dello Sri Lanka
Durante questo viaggio in Sri Lanka io e i miei colleghi blogger siamo stati ricevuti dal ministro del turismo dello Sri Lanka, il quale ci ha confermato il grande lavoro che si sta facendo per la sicurezza del paese e di come tutto stia tornando alla normalità.
Diverse testate del paese hanno parlato del nostro viaggio in Sri Lanka e della volontà comune di rilanciarne il turismo. Qui trovate alcuni articoli in inglese, se vi va di leggerli:
http://www.srilanka.travel/travel-news
http://www.island.lk/index.php?page_cat=article-details&page=article-details&code_title=203935
Questa è la mia esperienza, sono grata di aver scelto di partire e di aver conosciuto un paese tanto incredibile nella sua semplicità e autentico da emozionare.
Auguro a tutti voi, prima o dopo, di riuscire a conoscerlo in tutta la sua bellezza e di non farvi mai abbattere dalla paura. Perché con la paura purtroppo non si arriva da nessuna parte…
Continuate a viaggiare, ad essere curiosi e ad avere voglia di scoprire il mondo e le persone. Altrimenti, che vita sarebbe?
Per concludere però, siate sempre prudenti e prima di qualsiasi partenza acquistate un’assicurazione di viaggio.
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