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Cosa vedere a Cervia oltre al mare e alle spiagge? Leggete questo articolo e scopriamolo insieme!
Cervia, insieme alla vicina Milano Marittima, è sicuramente una località balneare molto nota per le sue spiagge dorate che coprono ben 9 km di cosa, racchiuse da una pineta suggestiva e rigogliosa.
Oltre al mare però c’è veramente molto di più e ho avuto la fortuna e il piacere di scoprirlo durante un tour in Emilia Romagna tra le città di Ravenna, Comacchio e Cervia.
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Le origini di Cervia
Cervia è una città con due anime: quella marinara e quella salinara (legata alla produzione del sale). Città di origine romana, fu sede vescovile nel VI secolo e questo spiega la sua grande quantità di chiese.
Inizialmente situata nel cuore delle saline, la nuova città fu invece costruita nel 1698 sul mare per volere di Innocenzo XII e dagli anni ‘60 del 1900 è diventata poi una nota località turistica balneare.
L’estrazione e la lavorazione del sale hanno sempre scandito la vita della città e dei suoi abitanti e mentre le acque salate del mare sono state una benedizione per la produzione dello stesso, le acque dolci hanno creato negli anni diversi problemi di tipo sanitario per gli abitanti. Questo spiega poi il “trasferimento” della città dalle saline al mare.
Il modello è stato la “città fabbrica” a forma di “quadrilatero” ai cui 4 angoli ci sono i servizi principali, e all’interno le autorità civili e religiose.
Fino alla fine degli anni ‘50 la maggior parte della popolazione di Cervia lavorava alle saline (tutta la famiglia, donne e bambini compresi) con una tradizione che si tramandava di generazione in generazione
Nel 1959, invece, ci fu un cambio nella lavorazione e raccolta del sale che portò alla fine delle saline artigianali e alla conseguente ristrutturazione di questo tipo di lavoro e quindi della società.
Cosa c’è da vedere a Cervia
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La Torre San Michele
Il mio tour di Cervia alla scoperta della sua interessante storia e delle bellezze naturalistiche è partito dal centro città, precisamente dalla Torre San Michele, costruita nel tardo 1600 come torre di difesa da assalti di pirati.
La torre è stata il primo faro della città e anche se adesso non è più così a causa del ritirarsi delle acque, era al tempo in riva al mare.
Negli anni ha cambiato varie funzioni e adesso è la sede dell’ufficio del turismo.
Salendo in cima alla torre si ha una bella vista panoramica sulla città e sui suoi dintorni, dal mare alla pineta, scorgendo tutti gli edifici principali che raccontano la storia della città.
Mercato di Cervia
Se vi trovate a Cervia il giovedì mattina, troverete i tanti banchi del mercato, che vendono un po’ di tutto, dall’abbigliamento agli alimentari, agli oggetti per la casa. Il mercato si trova proprio accanto alla torre.
Museo Musa (ex Magazzini del sale)
Un pezzo fondamentale della città di Cervia, come vi ho anticipato prima, è il sale. La zona infatti è una delle più famose per la produzione del prezioso alimento, grazie alla sua conformazione e alle condizioni climatiche favorevoli.
Dove oggi sorge il Museo Musa, nel pieno centro storico di Cervia, c’erano un tempo gli antichi Magazzini del sale, che custodivano migliaia di quintali di sale. Tra l’altro sapevate che il sale di Cervia è noto per essere “dolce”?
Se la cosa può sembrarvi strana, sappiate che in realtà dolce è inteso come contrario di “amaro”, non di salato. Il sapore particolare del sale di Cervia è dovuto al fatto che è privo di “cloruri amari”.
Oggi potrete visitare lo stabilimento, adibito a museo, e saperne di più della storia della città, strettamente legata alla estrazione e commercio di sale.
Saline di Cervia
Le famose saline di Cervia si estendono per circa 800 ettari tra bacini e canali e possono essere esplorate con delle visite guidate. Già da lontano potrete vedere i bianchissimi cumuli di sale che luccicano al sole.
Per raggiungere le saline si fa un bel giro in barca tra i canali e poi si possono utilizzare delle biciclette per girare intorno.
L’atmosfera è pacifica e silenziosa, rotta solo a tratti dal verso dei tanti uccelli che abitano la zona, fenicotteri rosa inclusi. Sono dei luoghi di grande bellezza e se avete la fortuna di visitare la salina al tramonto, ammirerete dei colori e dei paesaggi da togliere il fiato.
La Salina Camillone
La Salina Camillone è l’ultima salina artigianale di Cervia e qui i salinari volontari producono il sale ancora con gli antichi metodi manuali.
Per provare l’emozione di un giorno da salinaro e potere propriamente estrarre il sale dai canali con le vostre mani, potete partecipare ad una visita guidata , prenotando sul sito musa.comunedicervia.it. Sicuramente una delle principali cose da vedere a Cervia!
Dove mangiare a Cervia
Una visita di Cervia non sarebbe completa senza averne provato la cucina. La cucina tipica romagnola è una delle più apprezzate in Italia. A partire dalla pasta fresca all’uovo, l’immancabile piadina romagnola e poi i tanti vini dop tra cui il sangiovese.
A Cervia oltre ai piatti della tradizione romagnola potrete degustare dell’ottimo pesce fresco, dato che la città si trova proprio sul mare.
Pranzo a base di pesce a Cervia
Tra i vari ristoranti di Cervia dove mangiare pesce, ho provato il Ristorante “La Ciurma”. Si trova nel vecchio borgo dei pescatori (Borgo Marina) di Cervia e offre per le più piatti (abbondanti e buoni) a base di pesce.
Io qui ho mangiato un risotto ai frutti di mare e una ottima frittura di pesce.
Cena al ristorante storico “Casa delle aie”
Casa delle aie è uno dei ristoranti tipici (e storici) più conosciuti a Cervia e dintorni.
E’ un edificio settecentesto circondato da una bella pineta ed occupa quella che in origine era la casa dei pignaioli, ovvero coloro che si occupavano della raccolta e lavorazione delle pigne per l’estrazione dei pinoli.
Alcune stanze conservano ancora i ricordi di quei tempi, con lo stile rustico e addirittura oggetti utilizzati al tempo. L’ambiente è accogliente e molto casalingo e la cucina propone piatti tipici romagnoli.
Se volete provare la vera pasta fresca all’uovo (insieme ad altre specialità a base principalmente di carne), vi consiglio assolutamente questo posto.
L’orto botanico dei frutti dimenticati
Attorno alla casa delle aie c’è quello che viene chiamato “orto botanico dei frutti dimenticati”. Inaugurato nel 2013, rappresenta una importante risorsa culturale e didattica.
L’orto occupa 1200mq ed ospita diverse decine di “piante dimenticate”, ovvero specie una volta molto diffuse nelle campagne di Cervia e dintorni ma oggi ritenute poco redditizie e quindi trascurate, nonostante costituiscano invece un importante patrimonio di biodiversità.
Tra queste specie potrete vedere noci, prugne, giuggiole, diverse varietà di mela, gelsi, melograni a tanti altri frutti, contraddistinti da un cartellino che ne indica il nome in italiano e in dialetto.
Il tour è stato organizzato da Viral Passport, in collaborazione con Ravenna Tourism
Visit Comacchio, Visit Cervia e Visit Milano Marittima.
Si ringraziano anche Visit Romagna e In Emilia Romagna
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