Sommario
Nell’articolo di oggi restiamo in Italia, precisamente lungo l’Appennino Tosco-Emiliano.

Appennino Tosco-Emiliano
Vi racconterò dell’itinerario di quattro giorni in Emilia che mi ha portato alla scoperta di incantevoli borghi medievali, percorsi tra i boschi in montagna e grandi mangiate di prodotti tipici dell’ottima cucina emiliana.
A proposito, lo sapevate che è stata riconosciuta tra le migliori cucine al mondo?
In questo post vi consiglierò cosa vedere, dove dormire e dove mangiare in zona durante il vostro tour di questa parte dell’Emilia.
Siete pronti? Allora continuate a leggere.
Reggio Emilia – Tappa di partenza
Arrivare a Reggio Emilia è molto facile un po’ da tutte le parti d’Italia perché la città è ben collegata.
Siamo a meno di due ore da Milano e mezz’ora da Bologna, nel cuore della Pianura Padana.
Come arrivare a Reggio Emilia:
-in treno: stazione alta velocità Mediopadana o stazione di Reggio Emilia città
-in aereo: gli aeroporti più vicini sono quelli di Bologna e di Parma
-in auto: autostrada A1, uscita di Reggio Emilia
Se arrivate con i mezzi pubblici vi converrà poi noleggiare un’auto o un noleggio con conducente.
Potreste anche usare autobus e treni ma certamente dovrete essere un po’ più flessibili e adattabili.
Pietra di Bismantova – Reggio Emilia
Non so voi ma io avevo sentito parlare tantissime volte della Pietra di Bismantova senza però esserci mai riuscita ad andare.
Per me era un’entità con un non so che di mitico: questa grande montagna piatta che sembra più una roccia che un monte e appare stretta sotto e più larga sopra.
Non a caso già Dante Alighieri ne aveva parlato nella Divina Commedia…
Si tratta di un simbolo sacrale frequentato dall’uomo fin dalla preistoria, ora inserita anche nel Parco Nazionale dell’Appennino tosco-emiliano.

Pietra di Bismantova Reggio Emilia
Da Reggio Emilia si raggiunge in circa 1 oretta di macchina anche se è già ben visibile da diversi luoghi dell’appennino Tosco-Emiliano, grazie alla sua forma inconfondibile.
Imponente e solenne, a me ha ricordato un po’ le meteore in Grecia.
Potete visitare l’eremo incastonato tra le rocce e seguire dei percorsi di trekking per arrivare in cima alla pietra, oppure fare camminate alle sue pendici.
Le attività sportive più legate a questo luogo sono l’alpinismo e le arrampicate che vengono fatte lungo le pareti del massiccio montuoso.
Dove mangiare vicino alla Pietra di Bismantova
Proprio ai piedi della Pietra di Bismantova c’è il caratteristico Rifugio della Pietra.
Il ristorante offre piatti tipici del territorio, tra erbazzone, gnocco fritto, salumi, parmigiano, tagliatelle ai funghi, selvaggina, tortelli fatti a mano e vino del territorio come il tipico Lambrusco.
Una bella mangiata è la sosta ideale prima di riprendere il tour alla scoperta dell’Appennino Tosco- Emiliano.
Se amate il Parmigiano Reggiano inoltre potrete comprare quello originale, prodotto in zona, alla Latteria Sociale Casale di Bismantova, che si può raggiungere anche a piedi con una camminata di 20 minuti dalla Pietra.
Pare che il parmigiano prodotto con latte di vacche di montagna abbia un sapore completamente diverso rispetto a quello prodotto in pianura. Provare per credere!
Castelnovo ne’monti
Alle falde della Pietra di Bismantova si trova questo comune dell’Appennino Reggiano.
Castelnovo ne’ monti probabilmente non è proprio il primo borgo che uno si aspetterebbe di visitare durante un tour di quattro giorni in Emilia ma in realtà è un paese molto affascinante.
Il suo centro fatto di stradine strette, salite e discese, alberi e lanterne dal sapore un po’antico a illuminare la strada, ricorda vagamente un presepe.
La cittadina è il punto di partenza adatto per escursioni lungo i percorsi nell’Appennino Tosco-Emiliano ed è il centro commerciale più importante dell’area.
Dove mangiare a Castelnovo
Per continuare il vostro viaggio alla scoperta dell’enogastronomia emiliana, vi consiglio un accogliente ristorante proprio nel centro storico di Castelnovo: il Ristorante da Geremia.
Qui potrete assaggiare la cucina tipica emiliana tra erbazzone, salumi, formaggi, tris di tortelli, cappelletti e una bella carta dei dolci per finire in bellezza questa prima giornata di tour.
Il ristorante ha inoltre anche una fornita enoteca dove comprare degli ottimi vini locali da portare a casa con voi.
Dove dormire a Reggio Emilia
Per la notte io sono tornata a dormire a Reggio Emilia. Ecco alcuni indirizzi dove soggiornare con un buon rapporto qualità prezzo:
Best Western Classic Hotel:
Hotel a 4 stelle, adatto sia per una vacanza a Reggio Emilia che per un soggiorno di lavoro, elegante e confortevole.
Holiday Inn Express:
Moderno hotel a 3 stelle a Reggio Emilia, vicino all’uscita dell’autostrada e 3 km dal centro.
Se invece cercate un relais immerso nel verde, lontano dalla città, a circa mezz’ora da Reggio Emilia c’è il bellissimo Borgo Cadonega, con spa e piscina.
Castello di Torrechiara – Parma
Il secondo dei quattro giorni in Emilia, partite in direzione di Parma, per raggiungere l’affascinante Castello di Torrechiara.
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Costruito nel 1400 domina la Val Parma con un panorama a perdita d’occhio.
Del castello potrete visitare anche stanze, alcune delle quali affrescate con vicende e simboli legati alla storia d’amore tra Pier Maria Rossi e l’amata Bianca Pellegrini.
Parco dei Cento Laghi – Parma
Il Parco protetto dei Cento Laghi fa parte dell’Appennino Parmense, in un’area al confine tra Emilia e Toscana.
È una zona montuosa dove si alternano boschi e grandi prati, minuscoli centri abitati dal fascino antico e pascoli.
Perfetta per trekking e camminate nella natura, specialmente tra primavera ed estate, dove i colori sono più vivi e le temperature più piacevoli.
Per chi non lo sapesse, questa è anche la zona di alcune eccellenze alimentari italiane tra cui il prosciutto di Parma e di alcune specie animali autoctone come la dolcissima pecora cornigliese, di cui ho avuto la fortuna di incontrare alcuni esemplari al pascolo.
Dove mangiare nel Parco dei Cento Laghi
Rifugio Schia di Bonfanti Franco
A Tizzano Val Parma, di fronte alle piste da sci di Schia, che si possono vedere dalla finestra del ristorante, si trova questo accogliente rifugio con le pareti in legno e il caminetto.
Qui potrete assaggiare cucina della tradizione e non solo.
Osteria del Camping Schia
Atmosfera molto semplice e alla mano e cucina casalinga ottima. Anche qui potrete gustare le specialità del territorio come torta fritta e salumi, formaggi vari, i classici tortelli, insieme a piatti tipici montani e stagionali.
http://www.campingschia.it/L_Osteria.html
Dove dormire nel Parco dei Cento Laghi
A Tizzano Val Parma ho dormito alla Locanda della Pieve, un posto molto carino per dormire in Appennino Parmense.
La locanda dispone di trattoria con camere d’albergo, con una luminosa terrazza che affaccia sul bel paesaggio appenninico. Le stanze sono semplici ma ampie e confortevoli, con tutto quello che serve.
Per tutte le informazioni sul Parco dei Cento Laghi, visitate anche il sito ufficiale: http://www.parchidelducato.it/parco.cento.laghi/pagina.php?id=51
Piacenza e dintorni
L’ultimo giorno di tour, ci spostiamo nella provincia di Piacenza, dove visitare alcuni bellissimi borghi medievali come il borgo di Vigoleno e il borgo di Castell’Arquato.
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Per finire poi la giornata ci trasferiremo nella città d’arte di Piacenza con un bell’aperitivo sulla terrazza del Grande Albergo Roma, accanto alla centrale Piazza Cavalli.
Per scoprire tutte le tappe e i consigli su questa zona, leggete qui cosa vedere a Piacenza e provincia in un week end, dove troverete nel dettaglio le informazioni necessarie.
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Post realizzato in collaborazione con Studio Mood e Piacenza Travel.