Cosa fare in Kerala con 14 giorni a disposizione: le esperienze più belle da fare in una delle aree più rigogliose e verdi dell’India.
Delle impressioni sul mio viaggio in Kerala, ancora a caldo, ve ne ho già parlato. Ci ho messo un po’ a riorganizzare le idee e a capire in che modo condividere con voi il racconto del mio viaggio in India.
Tranquilli, non ve lo racconterò giorno per giorno e dettaglio per dettaglio, come quell’amico che torna dalle vacanze e inizia dicendo: “Allora, la mattina mi svegliavo alle 8, poi per colazione prendevo un caffè macchiato freddo in tazza grande…”
Vorrei solo cercare di raccontarvi le esperienze più salienti del viaggio, quelle che appunto consiglierei a una mia amica di provare, durante un viaggio in Kerala.
Leggete qui se invece volete sapere delle cose più strane viste in Kerala.
Il percorso che ho seguito durante il press trip Kerala Blog Express è stato scelto dall’Ente del turismo del Kerala, che ha studiato un itinerario a mio avviso molto vario e interessante.
Ecco allora il mio personale punto di vista su cosa fare in Kerala in 14 giorni.
Assistere a uno spettacolo di kathakali
Il teatro kathakali è ipnotico. In scena ci sono dei personaggi col volto truccato e i costumi sfarzosi, che con la sola mimica del viso e del corpo, raccontano praticamente una storia. Ed è impressionante la loro capacità di mostrare quello che accade semplicemente muovendo gli occhi in maniera molto marcata.
Lo show è accompagnato da una musica con ritmi cadenzati e ripetitivi. Spesso va avanti per ore ed ore.
Potrebbe sembrare noioso, confrontato con il nostro teatro, ma in realtà se si ha la sensibilità di andare oltre, trovo che si crei una grande empatia tra gli attori e il pubblico. E questa è per me l’essenza del teatro.
Crociera sulle case galleggianti ad Alappuzha
Amo l’acqua e amo le crociere. E quella fatta nelle backwaters (lagune) che occupano una vasta area del Kerala, è stata forse una delle esperienze che più ho amato durante questo viaggio.
La partenza della barca è il pomeriggio da Alappuzha, e da lì si naviga fino al mattino dopo, dormendo nelle camere da letto della casa galleggiante.
Il bello di questo tipo di viaggio è la possibilità di vedere la vita che scorre lungo le rive dei canali, con la gente che vive lì e lì si lava, fa il bucato. E quando ti vede passare sulla barca, si sbraccia per salutarti, per darti il benvenuto nella sua terra.
I colori delle backwaters al tramonto poi sono qualcosa di eccezionale.
Visitare i piccoli villaggi e parlare con i locali
Questo è qualcosa che consiglio in ogni viaggio. Ovviamente state entrando a casa di altri, quindi accertatevi di essere ben accetti e portate rispetto per il villaggio.
Vedere come la gente comune vive nei piccoli villaggi, i bambini curiosi dello “straniero” e le attività quotidiane della popolazione, è stata per me un’esperienza molto interessante.
Io ho avuto la fortuna di visitare anche una scuola, nel villaggio di Kumbidi. I bimbi erano in divisa, a piedi nudi ma tutti molto curati, le bimbe con i capelli legati e in ordine.
Quel giorno assistevano a uno spettacolo di kathakali per la prima volta. Sentirli ridere e divertirsi, senza smartphone e videogiochi ma guardando il teatro, mi ha fatto uno strano effetto. Come se noi in un certo senso stessimo sbagliando qualcosa…
Se volete provare anche voi, The Blue Yonder, organizza in Kerala, in maniera sostenibile e in collaborazione con la popolazione locale, delle visite ai villaggi.
Piantagioni di spezie a Thekkady
Il Kerala è il regno delle spezie. Molte di quelle io le avevo viste solo nei vasetti dei supermercati. E invece qui ti ritrovi sterminate piantagioni di tutte le spezie possibili e immaginabili.
Di alcune non conoscevo neanche il nome.
Lo scenario è pazzesco e così lo sono i profumi, così forti e distinti l’uno dall’altro.
Fate un giro tra le piantagioni di Thekkady, insieme a una guida che vi dia un po’ di informazioni.
Periyar Tiger Reserve
Qui non sembra neanche di essere sul pianeta terra.
Arrivata alle 7 del mattino, regnava un’atmosfera cupa e surreale. Le acque immerse nella nebbia, e io a bordo di questa barca che lentamente solcava le acque.
Intorno ci sono le aree dove vivono gli animali selvatici: bufali, nutrie, e perfino tigri.
Ogni tanto qualche tronco reciso fa capolino dall’acqua e sugli spuntoni si adagiano i corvi. Sembra il set di un film di fantascienza in cui finisce il mondo.
L’area è una riserva dedicata alla salvaguardia e conservazione dell’ambiente e delle tigri.
Ecco il sito: http://periyartigerreserve.org/
Fare trekking tra le piantagioni di tè a Munnar
Le piantagioni di tè sono bellissime. Le avete mai viste? Sono tipo dei cespugli verdi, alti circa 1 metro e mezzo. A Munnar una vastissima superficie è coperta da queste piantagioni, lungo le pendici della zona montuosa.
Fare una camminata tra le piantagioni ti rimette in pace col mondo.
Partecipare ad un pranzo tipico del Kerala
Una delle cose da fare in Kerala è senza dubbio provare la sua speziata cucina. E provarla alla maniera del Kerala: seduti a terra e con una foglia di banano come piatto.
Le varie pietanze andranno mescolate con la mano (destra) e poi mangiate sempre e solo con la stessa mano destra.
Shopping al Craft Village Sargaalaya
Questo è un bel posto per fare shopping in Kerala. Non è un centro commerciale ma un insieme di piccole botteghe artigiane che producono e rivendono i loro oggetti a prezzi molto vantaggiosi.
Qui troverete gioielli, borse, tappeti, oggettistica e anche dei bellissimi sari di ogni fascia di prezzo. Tutto artigianale, prodotto in loco.
Se vivete la piaga di dover portare dei souvenir al ritorno, questo è il posto giusto per comprarli.
Dormire in una homestay
Nella verde area di Wayanad (forse una delle più belle del Kerala per me) ho soggiornato in una homestay: Pranawam Homestay.
In questo caso c’erano solo 4 camere (molto grandi, su 2 piani e una vista meravigliosa sulle piantagioni) e accanto la casa dei proprietari: Ravindran e Rema.
Ci si arriva con delle jeep, perché le camere sono totalmente immerse nel verde.
Ho pranzato a casa della coppia di proprietari, due persone gentili ed interessanti.
Abbiamo chiacchierato un po’ di tutto, dei loro figli in giro per il mondo, del nostro lavoro. Ed è stato un po’ come essere a casa anche dall’altra parte del globo.
Fare zip line tra le piantagioni di tè
Sempre a Wayanad ho provato a fare la zip line. È la più lunga del Kerala e passa attraverso le piantagioni di tè, con una vista unica.
Per informazioni, date un occhio al sito di Muddy Boots.
Visitare Bekal Fort
Un grande forte, uno dei più grandi del Kerala, un tempo era l’area dei commerci. Si trova a Kasaragod e fu costruito nel 1650.
Fateci un giro in un giorno di festa, vedrete le famiglie indiane passeggiarci, gruppi di ragazzi seduti a chiacchierare. È un luogo molto visitato e amato con degli scorci tra l’altro perfetti da fotografare.
Treno da Kanhangad a Trivandrum
Il treno Malabar Express è quello che ci ha portati dall’ultima tappa del viaggio in Kerala a Trivandrum, da dove poi ho ripreso il volo per l’Italia. Prendere un treno in India non può mancare nei miei consigli su cosa fare in Kerala.
Certo, dormire in una cuccetta in camera da 6 posti senza porte, potrebbe sembrare non comodissimo. Ma è un’esperienza unica. Soprattutto al risveglio, all’alba, guardare il paesaggio dalle porte aperte del treno e respirare l’aria calda dell’India.
Un odore unico, che sento ancora nelle narici ora che scrivo.
Assicurazione di viaggio per l’India
Prima di partire per un viaggio in India, è fortemente consigliato stipulare un’assicurazione viaggio per l’India, per proteggersi da eventuali inconvenienti, incidenti o peggio problemi di salute.
Considerate che la sanità per noi sarebbe a pagamento quindi anche un breve ricovero o una piccola operazione potrebbero rivelarsi dei veri e proprio salassi.
Con una piccola cifra invece è possibile assicurarsi e viaggiare sicuri.
Io uso la polizza viaggi di Heymondo che mi garantisce una copertura completa, nessun anticipo di spese mediche nel caso di problemi sanitari e una comoda app per contattare il servizio clienti gratuitamente anche dall’estero.
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