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4 giorni a Lisbona li ho fatti già nell’ormai quasi lontano 2010. E da quel giorno io questa città non riesco più a togliermela dagli occhi.
Sapete quando vi rimane un “pallino”? Ecco, io ho sempre detto che a Lisbona ci sarei dovuta tornare.
E quando le cose le vuoi molto, spesso succedono. Se non ci credete, leggete la storia di come ho fatto a lasciare il mio lavoro per viaggiare…
E così mi è capitato con #sivalisbona.
Che cos’è #Sivalisbona?
Prendete 16 blogger di viaggi, tutte donne. Mettete insieme la loro voglia frenetica di partire, togliete i loro reciproci impegni e pensate che riescano a trovarsi tutte d’accordo su un periodo dell’anno in cui andare.
Facciamo conto che, seppur tutte donne, trovino una data che vada bene a tutte: dal 9 al 12 giugno. Andata!
E cosa si fa allora? Si parte! Destinazione: Lisbona in 4 giorni.
Ok, di solito viaggio da sola, ma sono sicura che un’esperienza di viaggio al femminile, totalmente al femminile, sarà una gran bella avventura.
Come è nato #SivaLisbona?
Un bel giorno, mentre guardo le ultime notizie su Twitter, vedo comparire con una certa frequenza l’hashtag #sivalisbona. Ne sono subito incuriosita, dato che la parola stessa suggerisce appunto l’idea di un viaggio a Lisbona, la meravigliosa capitale portoghese.
Vado a controllare e vedo che si tratta di un’iniziativa per travel blogger come me.
Mi metto subito in contatto, decisissima a non farmi scappare questo viaggio e dopo aver trovato delle tariffe molto vantaggiose, prenoto il mio volo low cost per Lisbona.
A lanciare l’iniziativa è stata Sara Izzi, simpatica blogger di The Lost Avocado, che con pazienza e lavoro ha coordinato l’organizzazione del viaggio a Lisbona.
Innanzitutto ha messo ai voti le possibili date della partenza, raccolto le travel blogger partecipanti e definito gli itinerari.
E alla fine ci siamo trovate tutte donne a partire insieme per questa entusiasmante avventura, possibile anche grazie all’aiuto di Skyscanner.
Perché amo Lisbona
4 giorni a Lisbona sono un tempo giusto per riuscire a respirarne l’atmosfera. Che secondo me è poi anche una delle cose più intense di Lisbona, quella che ricordi per sempre, anche quando le immagini dei luoghi, diventano nella testa sempre più annebbiate.
Ho amato Lisbona perché mi ha ricordato un po’ Napoli, la mia città natale. Bastonata e maltrattata, ma sempre fiera, a testa alta.
Amo Lisbona perchè è una città viva e affascinante, ammiro la bellezza dei suoi palazzi, seppure a volte consumati dall’aria salmastra. Eppure loro resistono orgogliosi negli anni, e la loro forza non viene meno.
Città che dei suoi tesori fa un vanto, eppure velatamente malinconica, come le note del fado, che puoi sentire nei semplici ristorantini tra le sue vie.
Lisbona resta la mia città europea preferita (la seconda è Barcellona) e sono sicura che anche questa volta, la amerò sempre di più.
E come dimenticare il tram 28 e il suo bizzarro percorso in salita, tanto fotografato eppure sempre emozionante.
E poi Belem, dove ho mangiato tra l’altro dei buonissimi pasteis, il castello di Sintra con i suoi lussureggianti giardini, le cene in trattorie senza pretese e dal prezzo basso, ma di grande gusto. E la sua vivacissima vita notturna…
Solo a parlarne, sono impaziente di partire.
E poi, “last but not least”, dato che si tratterà di un viaggio al femminile, lo shopping a Lisbona.
Ricordo, la scorsa volta in cui ci sono andata, di aver fatto un ricco bottino tra i negozi di abbigliamento della città portoghese.
Sono curiosa comunque di scoprire anche tutti quei lati di Lisbona che non ho ancora avuto modo di apprezzare.
Seguite il mio itinerario di Lisbona in 4 giorni sul blog e sui social con #sivalisbona e vi porterò in viaggio con me (stavolta non da sola) in questa incantevole città.
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