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Un road trip negli Stati Uniti è una bellissima esperienza ma può riservare anche tante sorprese. Alcune non proprio piacevoli…

Tra gioie, spaventi ed emozioni forti, mi è sembrato di vivere davvero in un film, perché alcuni di questi episodi li avevo visti finora solo in tv.

E per noi che siamo cresciuti con i film americani, un viaggio negli Stati Uniti è un po’ come essere su un set cinematografico gigante e continuo


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Gli imprevisti di un viaggio on the road negli Usa

La bellezza di un viaggio per me non è nella sua perfezione.

Non mi sono mai piaciute le cose perfette, i percorsi senza imprevisti e senza intoppi.

È per questo che non amo la programmazione ossessiva nel dettaglio.

Mi annoia e so che comunque le cose non andranno mai nella stessa identica maniera in cui pensavo sarebbero andate. Specialmente quando si parla di un viaggio on the road.

Usa on the road

Tramonti durante il viaggio on the road negli USA

Quest’esperienza, durata 20 giorni in lungo e in largo per gli Stati Uniti meridionali, è stata per me paragonabile ad anni di vita concentrati in poco tempo.

Un viaggio che è come un film

Ho fatto tante di quelle esperienze, provato emozioni così forti e visto così tante cose per la prima volta, che credo non lo dimenticherò mai. Nel suo brutto e nel suo bello.

Di quelle esperienze che quando torni a casa ti chiedi cosa ci possa essere di più forte e di più vicino al concetto di “vita pura” di un viaggio.  E al momento non credo di averlo trovato.

Prima di raccontarvi del mio caotico itinerario e prima che i ricordi svaniscano, voglio dirvi degli episodi più strani, spaventosi e folli che mi sono capitati durante questo road trip negli Stati Uniti.

Cose che non succedono tutti i giorni…

I 5 episodi più spaventosi durante il mio road trip negli Stati Uniti meridionali


 1 – Trovarsi gli alligatori liberi di fronte

Chi non ha in mente la strofa della canzone di Samuele Bersani “In America lo sai che i coccodrilli vengon fuori dalla doccia”. Sono sicura che la avete letta cantando 😊

Ecco, non so se proprio dalla doccia ma sicuramente ci arrivano molto vicino.

Il primo incontro con gli alligatori alle Everglades

Il mio primo incontro è stato con gli alligatori della Florida nel parco delle Everglades.

Passeggiavo a piedi, quando un piccolo alligatore mi ha tagliato la strada e nel canale accanto ce ne erano decine e decine.

alligatore hotel in Georgia

Ma fin là, ho pensato, siamo in un parco noto per questi animali, quindi tutto nella norma, anche se non credevo te li trovassi così vicino senza alcuna barriera.

Alligatori liberi nel giardino dell’hotel in Georgia

Il secondo approccio è stato arrivando di notte nel mio hotel in Georgia.

Nel buio del parco del resort rischiarato qua e là da qualche lampione, leggo dei cartelli che recitano “attenzione, non dare da mangiare agli alligatori che vivono in questo stagno”.

alligatore in Georgia

Io e il mio amico alligatore nel parco del mio hotel in Georgia

Ehh? Cosa? Immaginate scaricare le valigie e sobbalzare ad ogni fruscio delle foglie.

Alligatori in piscina?

La sorpresa più grande però è stata quando nel parco dello stesso hotel, mi sono trovata un gigante alligatore che prendeva il sole fuori dalla piscina dove ero io. Così, come se nulla fosse.

In teoria non dovrebbero attaccare se non infastiditi ma per noi che non siamo abituati a vedere questo grosso animale tutti i giorni, l’impatto è forte.

alligatori alle Everglades

Un cucciolo di alligatore alle Everglades

Un po’ come se ci trovassimo una tigre davanti mentre siamo al supermercato…

2 – Minacce da un folle a Miami

Questo è stato forse l’episodio più spaventoso che mi è successo durante il road trip negli Stati Uniti.

Mi si è letteralmente gelato il sangue nelle vene.

Camminavo insieme al mio fidanzato per South Beach, quando un ragazzo passandoci accanto ci chiede di dargli il panino che stavamo mangiando.

Lo ignoriamo e passiamo avanti senza dargli troppo peso. A Miami spesso si incontrano persone un po’ folli.

Nel buio però mi sento seguire, i passi veloci alle spalle, noi acceleriamo e lui di conseguenza.

Mi immagino già un coltello infilzarmi i reni, ma forse guardo troppi thriller.

Inseguimento come in un incubo…

Attraversiamo la strada e ci segue, quindi sconfortata mi fermo davanti a un hotel fingendo di entrare e sperando che il tipo se ne vada.

Non se ne va, attraversa anche lui, entra nel cortile dell’hotel e a passi veloci ci viene, occhi negli occhi, di fronte.

Io entro in hotel e urlo al mio ragazzo di fare lo stesso mentre il tipo gli sussurra: “E’ meglio che entri, ti assicuro, è meglio per te se non vuoi farti male”.

Entriamo e lui resta fuori a fissarci.

Chiediamo alla reception di chiamare la polizia e quando siamo sicuri che sia andato via, usciamo.

Vi assicuro però che nemmeno nei miei peggiori incubi è mai successa una cosa del genere…

3 – Incontro con un carcerato a Nashville

I carcerati con la divisa arancione li avevo visti solo nei film americani in tv.

carcere americano

E i poliziotti con le manette in mano solo nei telegiornali, forse.

Camminando a caso per la bellissima Nashville di giorno, mi sono trovata senza saperlo nella zona del carcere. Me ne sono accorta quando ho visto due poliziotti girare con le manette in mano.

Poi, mi siedo su una panchina e esattamente di fronte a me c’è un cancello, che si apre.

Mi trovo davanti un carcerato in divisa arancione, che mi fissa. Chissà da quanto non vede una donna.

Scambio di sguardi 

Sono stati pochi secondi, in cui però mi sono passati per la testa un sacco di pensieri.

Chissà che crimine avrò commesso? E che vita ha avuto? Come sarà vivere dietro le sbarre? Cosa prova? E se ora scappa, dato che non è in manette, e mi aggredisce o prende in ostaggio?

In realtà il detenuto ha scaricato la merce dal camion che era arrivato, sorvegliato dalle guardie, e poi il cancello si è richiuso.

Non è successo nulla di quello su cui la mia mente stava fantasticando.

Per me però è stata un’esperienza forte, quello sguardo non credo che lo dimenticherò facilmente.

4 – Evacuazione immediata per l’uragano Michael

Se mi seguite da un po’ saprete che lo scorso anno mi sono trovata faccia a faccia con Irma, definito l’uragano più potente della storia, in Repubblica Dominicana.

Quest’anno credevo di averla scampata e invece…

Mentre sono in viaggio e ascolto la radio, sento che lo speaker dice che sta arrivando l’uragano ma che a Miami porterà solo pioggia perché toccherà la regione del Panhandle in Florida.

La fuga per scappare dall’uragano Micheal

Ovviamente dove ero io? A Tallahassee, nel Panhandle, proprio nella zona dove Michael avrebbe colpito con più forza.

Mi tocca cambiare itinerario alla svelta e andare verso nord. Ho 48 ore di tempo e per fortuna ce la faccio alla grande andando verso il Tennessee.

I messaggi di allarme sul cellulare

Sul cellulare iniziano ad arrivare dei messaggi di allarme.

messaggio di allerta uragano Micheal

Il messaggio di allerta uragano che mi è arrivato sul telefono

È inquietante, quando il governo o chi per lui dirama comunicazioni importanti, il telefono suona con un allarme mai sentito, blocca qualsiasi altra app e ti arriva il messaggio.

In questo caso era un alert che informava che mi trovavo in un’area a rischio uragano.

E lo stesso messaggio ti arriva più volte in pochi minuti, sempre con quell’allarme penetrante, pensate che ansia!

5 – Inseguimento della polizia in autostrada in Florida

Prima di intraprendere un viaggio on the road negli Usa sarebbe bene conoscere anche le norme del codice della strada degli stati in cui prevediamo di passare.

Questo me lo segno per il prossimo viaggio…

Mentre guidavamo in autostrada in Florida per tornare a Miami, vediamo su una carreggiata la polizia accanto ad un’auto ferma.

polizia in America

Non ci facciamo più di tanto caso e continuiamo a procedere nella stessa corsia in cui eravamo.

“Che cosa abbiamo fatto di male, agente?”

Come un fulmine ci troviamo dietro la polizia che lampeggia e ci insegue. Non capiamo subito se ce l’abbia con noi ma dopo poco è ovvio che sia così.

Accostiamo, io piuttosto spaventata cercavo di ricordarmi cosa avessi visto fare nei film.

Devi scendere immediatamente dalla macchina o non devi farlo perché sennò ti sparano?

Nel dubbio non faccio nulla e attendo che l’agente venga accanto al mio finestrino.

Con la voce grossa ci chiede di dove siamo e ci spiega che in Florida se un veicolo è fermo in una qualsiasi corsia, le altre auto devono spostarsi nell’altra corsia disponibile.

Per fortuna capisce che siamo stranieri e ci lascia andare semplicemente consegnandoci degli opuscoli che contengono questa informazione.

È andata bene, però che spavento!

Non toccate quel cellulare!

Infine, forse più spaventoso e terribile tra tutti questi episodi, è stato leggere per sbaglio i messaggi arrivati sul cellulare del mio fidanzato che stavamo usando come navigatore…

Ma questo apre un’altra parentesi del viaggio, che forse vi racconterò in seguito… 😉

E per evitare questo tipo di problematica durante i vostri viaggi on he road, vi consiglio di portare un navigatore che non sia il telefono 🙂 🙂 🙂


Presto vi racconterò anche le tappe del mio tour degli stati uniti meridionali e altri aneddoti insoliti 😊

E voi, avete vissuti delle esperienze spaventose in viaggio? Quali sono state?


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INFORMAZIONI UTILI PER UN VIAGGIO ON THE ROAD NEGLI USA