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Turista o viaggiatore, quali sono le differenze? In quale delle due categorie vi rivedete di più?

Quando leggo queste cose per me si sta parlando del nulla!


Poche volte mi è capitato di trovarmi di fronte ad una questione così a mio avviso insensata e inutile.

Una stupida querelle che vorrebbe dividere in schieramenti opposti (chi sia il giudice che determina poi quale dei due sia il migliore, non si sa) le persone che amano viaggiare.

Chiaramente, come si evince anche dal nome del mio blog In viaggio da sola, io ne faccio fieramente parte 😊

Aspettate però, sono tra quelli che hanno nel viaggio una delle passioni più grandi, stop.

Potete chiamarmi turista che non mi offenderò o se preferite viaggiatrice. La cosa mi lascerà altrettanto indifferente perché non sono le parole che fanno la differenza.

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TURISTA O VIAGGIATORE, QUALI DIFFERENZE?

Il sostanziale abisso per me è nello spirito con cui si affronta il viaggio, niente affatto nelle modalità.

È tutto nella testa, nelle emozioni, nelle reazioni, negli atteggiamenti e nei rapporti con i luoghi e le persone.

Ho letto molti articoli in cui si dividevano le categorie turista e viaggiatore in base ad arbitrari criteri: la capacità di spesa, la scelta di hotel, perfino il numero di volte in cui si sceglie di andare in uno stesso luogo…

Trovo tutto questo quasi spocchioso, come se solo chi fa camping e ha girato 70 paesi del mondo (magari visti malissimo) possa considerarsi un viaggiatore.

Chi lo ha detto che se vai in villaggio vacanze sei un turista e se invece dormi in tenda sei un viaggiatore?!

E chi dice che viaggiare low cost sia da viaggiatore mentre scegliere un luxury hotel (magari perché ti sei fatto un anno di duro lavoro) sia da turista sfigato?

Io credo che chi da questo genere di giudizi avventati e superficiali, del viaggio abbia capito ben poco…

Che caratteristiche ha chi viaggia davvero

Premesso che sia il turista che il viaggiatore hanno le loro sacrosante ragioni, per me chi davvero sa viaggiare, ha queste caratteristiche.

Ovviamente questo è il mio punto di vista, dato che è il mio blog personale, se avete delle altre idee, potete esprimerle educatamente e in maniera sempre costruttiva e garbata nei commenti 😊

Chi viaggia davvero…


Non giudica la capacità e la modalità che hanno gli altri di viaggiare.

Semplicemente fa il suo, cercando di assimilare dal viaggio tutte le emozioni e conoscenze che riesce.

Il vero viaggiatore è capace di imparare qualcosa da qualsiasi luogo, popolo, tipologia di vacanza che fa. E ogni volta torna a casa con il cuore pieno di emozioni e un bagaglio di conoscenze più pesante dei valigioni che noi donne ci portiamo sempre dietro.

Ah, chi viaggia davvero non deve per forza portare delle valigie piccole e vestirsi da punkabbestia 😊

Può farlo, se gli piace, ma non è detto che chi è alla moda e ama vestirsi bene, non sia un viaggiatore.

È curioso e ama incondizionatamente le novità

La curiosità lo mangia vivo, gli da la forza di partire appena può e andare a vedere tutto quello che solletichi il suo interesse.

Non segue per forza itinerari prestabiliti e non si emoziona solo per le cose oggettivamente belle.

Chi viaggia davvero spesso va alla scoperta di angoli apparentemente insignificanti, a volte perfino cadenti, e magari sono questi a generargli sensazioni più forti.

Chi viaggia davvero vede il bello anche nel brutto e soprattutto sa che il bello è negli occhi di chi guarda, non esiste un bello oggettivo.

Ogni viaggio è bello per il solo fatto di essere tale, a volte la meta non ha nemmeno importanza perché è quello che accade dento la testa il durante quell’esperienza, il vero viaggio.

Non programma il viaggio in maniera ossessiva

Certo, siamo tutti diversi e ognuno ha il diritto di viversi il viaggio come gli pare, no?

Se a qualcuno piace programmare, ben venga, altrimenti si fa senza.

Quello che però trovo poco da viaggiatore è la programmazione ossessiva delle tappe di un itinerario.

Questo infatti si traduce nel fatto che spesso, se qualcosa va storto o bisogno cambiare rotta, la persona va in crisi.

Inoltre, metti che arrivi in un posto che ti piace tantissimo (e non te lo aspettavi) ma il tuo programma di viaggio vuole che tu il giorno dopo sia da un’altra parte, come fai?

E se incontri l’uomo della tua vita?

Io sinceramente preferisco programmare sempre il minimo indispensabile e lasciarmi tutte le strade aperte per meglio seguire le mie inclinazioni e soprattutto i miei frequenti cambi di idee… (altre bilance in ascolto???)

Non deve per forza vedere tutti i musei

Un concetto fondamentale del viaggio per me è che fa rima con libertà (certo, non è proprio una rima baciata ma facciamo finta lo sia 😊)

Io viaggio per sentirmi libera, altrimenti starei a casa tra quattro mura.

risaie di Tengallalang Bali

Se anche in viaggio devo avere le stesse costrizioni che ho in casa, vedere quello che mi dicono di vedere e fare quello che le guide ordinano, allora è finita.

Un vero viaggiatore non è quello che conosce a memoria i posti che visita e che va alla scoperta dei mille mila musei di una città, perché, magari quelle casette in periferia gli hanno trasmesso più emozioni di quanto non farebbe un bel quadro.

Oppure due chiacchiere con gente del posto, gli insegnano di più del museo di arte antica.

Certo, la cultura è fondamentale e anche lo è studiare il posto dove andiamo, però il viaggio non è una corsa a staffetta dove bisogna per forza vedere il più possibile, altrimenti a casa ci diranno che non abbiamo visto le cose fondamentali.

Non si fa abbattere da difficoltà e imprevisti

Chi viaggia davvero deve senza dubbio avere una qualità: essere una persona flessibile. In viaggio ovviamente ci possono essere imprevisti, cambiamenti, addirittura pericoli e problemi, come vi ho raccontato nel mio articolo delle sfighe di viaggio.

Un volo parte in ritardo, il bagaglio si perde, ci sono le formiche tra i vestiti, le cimici dei letti, ti sloghi una caviglia facendo trekking…non voglio portare sfortuna ma chiaramente in viaggio può succedere di tutto.

Per evitare imprevisti e brutte sorprese in viaggio, è sempre fondamentale stipulare una buona assicurazione di viaggio.

E non possiamo permetterci di rimanere statici e arrabbiati se si verifica una eventualità che di certo non desideravamo. Dobbiamo solo rimboccarci le maniche e cercare di risolvere la situazione, con calma e sangue freddo.

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Devono entrare in gioco tutte le nostre doti di problemi solving, dobbiamo vagliare tutte le opzioni in campo e scegliere come comportarci.

Per questo dico che il viaggio è esercizio e scuola, perché ogni volta ci permette di imparare cose nuove e spesso inaspettate.

come scegliere assicurazione di viaggio

Se poi siamo anche in viaggio da soli, ci renderemo conto di come viaggiare da soli sia proprio uscire dalla nostra zona di comfort.

Prende il buono di qualsiasi esperienza perché fa parte del viaggio

Chi viaggia è una persona positiva, non mi è mai capitato di conoscere persone negative che fossero dei veri viaggiatori.

Chi viaggia sa che spesso da situazioni spiacevoli nascono opportunità e cerca di trovare sempre il lato positivo in tutto.

Il resort non è sul mare come ci si aspettava? Meglio, mi terrò in forma facendo ogni mattina una corsetta per raggiungere la spiaggia.

Il volo è in ritardo al ritorno? Che bello, posso restare in vacanza qualche ora in più!

Il bagaglio è andato perso? Ok, vorrà dire che ho una scusa in più per fare shopping.

Come vedete, è solo una questione di variare il punto di vista che abbiamo sulle cose.

Ancora una volta. È tutto nella nostra mente: budget e altre cose non c’entrano nulla quando si parla di turista o viaggiatore.

Non giudica usanze e persone diverse dalle sue

Chi parte per un viaggio, ovunque vada, per me dovrebbe sospendere il giudizio. Non partiamo per giudicare posti, cose e soprattutto persone e culture, ma per arricchirci, ascoltare, guardare, sentire e imparare.

Viaggiamo per tornare a casa con nuove consapevolezze, conoscenze, perfino nuove domande e dubbi.

Sicuramente quello che un viaggiatore vero non fa è giudicare e criticare quello che vede diverso da lui.

Possiamo riconoscerne la distanza, magari anche faticare a comprendere ma mai dare giudizi in base a nostri preconcetti, altrimenti il nostro viaggio sarà stato inutile.

Rispetta i suoi ritmi, tempi e gusti

Infine, una caratteristica sostanziale di chi viaggia davvero, che si può adattare al turista come al viaggiatore, è il rispetto verso sé stessi, prima ancora che verso gli altri.

Sono strettamente collegati, quindi senza uno non può esserci l’altro.

Ma che cosa vuol dire?
Il viaggio è un regalo che ci facciamo, prezioso e dalle mille sfumature.

Dobbiamo viverlo secondo i nostri tempi, modi, spazi e gusti. Ne abbiamo il diritto/dovere verso noi stessi!

Mi piace tanto quel posto e voglio tornarci ogni anno? Benissimo, fallo!

Amo mangiare la pizza anche all’estero ma ho paura di essere criticato? Fallo, la pizza è sacra, ma accertati di aver anche assaggiato le specialità locali.

Dopo tanti viaggi in giro per il mondo mi piace di tanto in tanto rilassarmi in villaggio vacanze all inclusive?

Ottimo, anche questa è un’esperienza, che ti permette di conoscere tante persone, di rilassarti, di viaggiare con la testa e di provare nuove cose (sport, cibi, escursioni).

Andare in discoteca è parte del viaggio 🙂

Vi faccio un esempio: io amo andare in discoteca, anche quando viaggio.

Questa cosa viene da alcuni vista male, come se una viaggiatrice vera dovesse per forza andare a letto la sera presto e restare a leggersi la sua Lonely Planet.

Barrel Nightclub Victoria

Discoteca a Victoria, Seychelles

In realtà io imparo tantissimo sulle persone e le dinamiche sociali girando i diversi locali in giro per il mondo. Resto sempre profondamente affascinata dalle differenze di interazione, dal modo di divertirsi, e dalla musica diversa in ogni parte del mondo.

Mi piace osservare come si diverte la gente nei club di Victoria, la minuscola capitale delle Seychelles, come interagiscono i giovani a Miami oppure nelle discoteche di Tokyo, cosa bevono i ragazzi di Bangkok, come si vestono le ragazze in Romania.

Perfino andare in discoteca è esperienza e parte del viaggio, non meno importante che vedere un museo o fare un tour nella natura.

Insomma, finché si ha uno spirito aperto, curioso, positivo e allegro, tutto è novità e conoscenza.


Anche il percorso per andare da casa al fruttivendolo sarà un viaggio che ti apre gli occhi e ti permette di conoscere meglio il mondo e te stesso.

Anzi, fammi sapere cosa hai scoperto tu nel tuo ultimo percorso da casa al supermercato? Soffermati, facci caso e vedrai che da ogni singola azione hai qualcosa da imparare o scoprire.


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